Pozzo Sacro di Santa Cristina in Sardegna: l’antico e misterioso pozzo nuragico dedicato al culto delle acque

Un luogo misterioso dove nell'antichità si celebravano rituali legati al culto dell'acqua. Forse anche osservatorio astronomico ante litteram

La Sardegna non è solo mare e spiagge, l’entroterra custodisce indescrivibili meraviglie tra cui il famoso Pozzo Sacro di Santa Cristina, risalente a circa 3000 anni fa. Uno straordinario esempio di architettura nuragica situato nell’area di Paulilatino, il cui nome deriva da quello della vicina chiesetta di Santa Cristina.

Secondo quanto riportato sulla pagina Instagram ufficiale, il primo a scrivere del misterioso pozzo fu nel 1840 Alberto Della Marmora, successivamente venne menzionato nel 1846 nel Dizionario del Casalis, mentre nel 1909 Antonio Taramelli, il maggiore archeologo della prima metà del ‘900, fece chiarezza sulla sua funzione di pozzo sacro.

Il monumento, spiega il sito ufficiale, è formato da tre parti, l’atrio o vestibolo, riservato alle offerte votive destinate alle divinità, il vano scala, che consentiva l’accesso alla camera ipogeica e al tempo stesso permetteva di raggiungere l’acqua nei diversi periodi dell’anno, e la camera ipogeica a tholos, composta da – conci formanti cerchi concentrici – che si restringono man mano verso la sommità.

Il pozzo è circondato da ulivi secolari e dai resti dell’antico villaggio nuragico mentre un recinto sacro, il themenos, lo separa dall’esterno, ovvero dall’area profana.

In alcuni momenti dell’anno il fondo del pozzo si illumina perfettamente: succede durante gli equinozi, a settembre e a marzo.

Un altro fenomeno interessante si verifica ogni 18,6 anni, durante il lunistizio maggiore, quando la luna raggiunge la massima altezza e illumina lo specchio d’acqua – riflettendosi perpendicolarmente attraverso il foro del diametro di circa 30 cm della camera a tholos -.

Si ritiene che proprio qui in passato si celebrassero pratiche religiose legate al culto dell’acqua e che il pozzo fosse meta di importanti pellegrinaggi. Inoltre secondo diversi ricercatori era probabilmente un osservatorio astronomico destinato all’osservazione dei cicli lunari.

FONTE: Pozzo Santa Cristina

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