Moby ci ricorda che la produzione di carne e latticini è la prima causa di deforestazione (e la terza del cambiamento climatico)

Abbracciare il veganesimo è ben più ampio di alleviare le sofferenze agli animali, vuol dire anche prendersi cura del nostro pianeta e delle generazioni future visto l’impatto che la produzione di carne e latticini ha sull’ambiente

In molti pensano che diventare vegani abbia a che fare solamente con gli animali. La motivazione di per sé è estremamente etica: non voler essere responsabili della sofferenza di questi ultimi. Tuttavia c’è molto di più dietro ed ha a che fare con le implicazioni ambientali legate alla produzione di carne e latticini.

A ricordarci tutto ciò, ancora una volta, c’è il cantante, produttore discografico e attivista Moby, ad un anno dal suo film in cui trattava proprio dei diritti degli animali. Vegano da più di 30 anni, Richard Melville Hall ha sfruttato la Giornata della Terra per spiegarci come ognuno di noi possa fare qualcosa nel suo piccolo e quanto sia importante diventare vegani per salvaguardare il Pianeta.

La scelta di aderire al veganismo va infatti oltre il semplice rispetto per gli animali. È anche una dichiarazione di impegno nei confronti del pianeta. La produzione di carne e latticini è una delle principali cause della deforestazione delle foreste pluviali, un fenomeno che ha conseguenze devastanti sull’ambiente.

Le foreste pluviali sono fondamentali per la biodiversità del nostro pianeta. Sono il rifugio di milioni di specie animali e vegetali, molte delle quali ancora sconosciute alla scienza. Inoltre assorbono enormi quantità di anidride carbonica, contribuendo così a mitigare i cambiamenti climatici.

Un atto di responsabilità nei confronti del nostro pianeta

Tuttavia la richiesta sempre crescente di carne e latticini ha portato alla deforestazione su larga scala delle foreste pluviali, con conseguenze disastrose per l’equilibrio ecologico globale. Da un lato la conversione delle foreste in terreni destinati al pascolo del bestiame o alla coltivazione di mangimi per animali da allevamento porta alla perdita di habitat per molte specie.

Dall’altro, contribuisce anche all’emissione di gas serra e all’accelerazione dei cambiamenti climatici. Inoltre il disboscamento delle foreste pluviali può portare a gravi problemi ambientali, come l’erosione del suolo, l’inquinamento dei fiumi e la perdita di biodiversità.

Per questo motivo è necessario comprendere come il veganismo non sia solo una scelta personale, ma anche un atto di responsabilità nei confronti del nostro pianeta e delle generazioni future. Ridurre il consumo di carne e latticini non solo diminuisce la sofferenza degli animali, ma contribuisce anche a preservare le risorse naturali del nostro pianeta e a mitigare i cambiamenti climatici.

Ogni giorno, con le nostre scelte alimentari, abbiamo il potere di fare una differenza. Possiamo scegliere di supportare pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente, riducendo così il nostro impatto sulla Terra. Il veganismo non è solo una dieta, ma un modo di vivere che abbraccia la compassione verso gli animali, il rispetto per l’ambiente e la consapevolezza del nostro ruolo nell’ecosistema globale.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook