La vera ragione per cui le mani delle donne sono più fredde

Mani fredde, cuore caldo dice un antico detto popolare. Ma a sentire un cubetto di ghiaccio al posto delle dita sono quasi sempre di più le donne, un nuovo studio promette di svelarci il perché.

Mani fredde, cuore caldo dice un antico detto popolare. Ma a sentire un cubetto di ghiaccio al posto delle dita sono quasi sempre di più le donne, un nuovo studio promette di svelarci il perché.

Le donne non sono esagerate, ma potrebbero realmente sentire più freddo alle mani. L’affermazione viene dai ricercatori dell’università di Cambrige che in uno rapporto pubblicato sull’ American Journal of Physical Anthropology, fa nuova luce su questa fastidiosa problematica.

Come sappiamo, la sensazione di avere mani particolarmente freddi può essere provocata da diversi fattori, dalla semplice vita sedentaria e scarsa abitudine al movimento, a questioni ormonali, legate in maniera specifica all’organismo femminile, ma anche al fumo e a problemi circolatori di cui sarebbe bene individuare la presenza.

Ma secondo i ricercatori, donne e bambini sentono l’esigenza di mettere le mani in tasca per riscaldarsi, perché hanno meno massa muscolare rispetto agli uomini. Durante l’esperimento è stato chiesto ai volontari di immergere le loro mani in acqua ghiacciata per tre minuti.

Grazie al supporto di una termocamera è stato provato che coloro che avevano più massa muscolare hanno visto le loro mani tornare alla normalità più velocemente di chi ne aveva meno.

La sorpresa sta nel fatto che finora, si faceva riferimento al grasso corporeo e non ai muscoli. Secondo l’autrice principale dello studio Stephanie Payne:

“Essere consapevoli che la massa muscolare può influenzare il caldo e il freddo delle nostre mani è molto importante. Ad esempio, le donne e i bambini hanno meno probabilità di avere una massa muscolare elevata, quindi gli indumenti per il freddo, come i guanti, dovrebbero essere prodotti e commercializzati tenendolo ben presente”.

I volontari coinvolti sono stati in tutto 114 e l’obiettivo dello studio è stato quello di analizzare il rapporto tra superficie e volume che può essere una sfida per mantenere l’equilibrio termico in condizioni di freddo.

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I partecipanti di età compresa tra i 18 ei 50 anni sono stati analizzati sotto il profilo della massa corporea che quello della massa muscolare. Il risultato?

“Abbiamo sempre pensato che il grasso (che agisce da isolante) fosse il fattore cruciale nella termoregolazione, ma in realtà è il ruolo vitale del muscolo”.

Dominella Trunfio

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