Colesterolo cattivo: le nuove linee guida suggeriscono di ridurlo al minimo per evitare ictus e infarti

Per prevenire l'insorgenza di malattie cardiovascolari occorre ridurre il più possibile il colesterolo cattivo, intervenendo su dieta e stile di vita

Per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari è necessario ridurre il più possibile i livelli di colesterolo cattivo e, per farlo, occorre intervenire prima di tutto su alimentazione e stile di vita.

Secondo le nuove linee guida sulle dislipidemie recentemente pubblicate dalla e dalla Società europea dell’Aterosclerosi e dalla Società europea di Cardiologia, il colesterolo cattivo (colesterolo LDL) deve essere il più basso possibile, se si vogliono prevenire infarti e ictus, responsabili del 30% dei decessi e delle disabilità nel mondo.

In particolare, nella prevenzione primaria per i pazienti che presentano un basso rischio, il colesterolo LDL non dovrebbe superate i 116 mg/dL, mentre in caso di rischio moderato il limite scende a 100 mg/dL.
In questi due casi, per ridurre i livelli ematici di colesterolo LDL non occorre seguire una terapia farmacologica ma è sufficiente intervenire sull’alimentazione e sullo stile di vita.

Diverso è il discorso per i pazienti ad alto o ad altissimo rischio, per i quali è consigliato un trattamento farmacologico per ridurre il colesterolo LDL del 50%: il colesterolo cattivo non dovrebbe superare i 70 mg/dL in chi presenta un rischio elevato e i 55 mg/dL nei pazienti ad altissimo rischio.

I farmaci di prima scelta per ridurre i livelli di colesterolo cattivo restano le statine, molecole in grado di bloccare la produzione di colesterolo da parte del nostro organismo, agendo su un enzima chiave del processo di sintesi.

Molto importante è però intervenire prima di tutto su alimentazione e stile di vita poiché una dieta ricca di acidi grassi saturi, una vita sedentaria e l’aumento di peso corporeo influiscono in modo negativo sui livelli di colesterolo LDL e trigliceridi.

Nelle scelte alimentari, le linee guida consigliano di ridurre l’apporto calorico e di preferire cereali integrali, frutta, verdura e legumi, pesce magro e carni bianche grigliati o cotti a vapore. Andrebbero invece consumati con moderazione cereali raffinati, patate, dolci calorici, le carni rosse, uova e formaggi.

Va inoltre fortemente limitato il consumo di alcool (meno di 10 grammi al giorno) e occorre smettere di fumare.

Per mantenere i livelli ematici di lipidi entro valori ottimali è importantissima anche l’attività fisica sia per i normopeso sia per le persone sovrappeso o obese.

In caso di eccesso di peso è indispensabile una riduzione del peso corporeo, anche modesta, che si ottiene riducendo l’introito di calorie e aumentando il dispendio energetico attraverso l’attività fisica.

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Tatiana Maselli

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