C’è un motivo scientifico per cui amiamo riguardare serie tv, film o rileggere libri del cuore, voi perché lo fate?

Rileggere un libro o riguardare film e serie tv è benefico per la nostra salute mentale: ci fa infatti sentire al sicuro. Il perché lo ha spiegato uno studio

Ammettetelo: quanto è rilassante rivedere il proprio film preferito o una serie tv che tanto abbiamo amato? Per non parlare di concedersi una bella pausa per rileggere quel libro che ci è entrato nel cuore.

Se anche voi avete provato questa sensazione di calma, in contrasto con questo mondo sempre frenetico e imprevedibile, sappiate che non siete i soli. Tutto ciò si basa infatti sul concetto di ripetizione e sul fatto che sapere “come va a finire” ci fa sentire al sicuro ed è anche stato oggetto di ricerca.

L’importanza dell’atto di “riconsiderare”

Il perché lo ha spiegato uno studio della University of Chicago Press pubblicato sul Journal of Consumer Research. In pratica l’atto di “riconsiderare” – che può essere esteso anche ad esempio a sedersi sempre nello stesso posto in un ristorante che ci piace in particolare – può farci stare bene.

Nessuno stupore, dunque, se quando siamo davanti alla televisione di fronte alla scelta di guardare una delle serie tv del momento consigliate da amici, colleghi e parenti si lascia da parte la curiosità e si opta per una già vista e rivista. I grandi classici, insomma, vincono sempre e proprio per la ragione psicologica che abbiamo spiegato sopra.

Le parole degli autori della ricerca

Meno banalmente, vediamo cosa scrivono gli autori della ricerca, Cristel Antonia Russell e Sidney J. Levy, nelle conclusioni del loro articolo. In termini scientifici ci illustrano:

A differenza dei motivi di sopravvivenza che guidano la psicologia evolutiva, abbiamo scoperto che i consumatori che scelgono di ripetere le esperienze edoniche anche solo una volta esprimono e affermano la loro esperienza individuale e il significato speciale che essa riveste per loro. In questo modo, la ripresa volitiva edonica è in linea con l’etimologia della parola ‘ripetizione’. Che sia regressiva, progressiva, ricostruttiva, relazionale o riflessiva, la ripresa è una petizione, una forma di ricerca attiva, un modo di chiedere qualcosa al passato, un modo di diventare piuttosto che di tornare.

In breve, dunque, guardare un programma televisivo o un film innumerevoli volte nel corso della vita è un modo per renderci felici e confortati. A ciò si aggiunge anche il fatto che, man mano che cresciamo, ci evolviamo e facciamo esperienze, ciò che guardavamo o leggevamo da giovane può assumere un significato diverso ed essere interpretato con una nuova prospettiva, arricchendoci nel profondo.

E voi siete soliti farlo? Condividete il grande potere terapeutico del rewatch?

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