Pesci di plastica: trovate microplastiche nell’83% dei pesci del Bangladesh

Nello stomaco dei pesci in Bangladesh rinvenute tracce di plastica. Una seria minaccia per le popolazioni locali che si nutrono di pesce

Nello stomaco dei pesci in Bangladesh rinvenute tracce di plastica. Una seria minaccia, se si considera che il pesce è fra gli alimenti principali della dieta bengalese.

Uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze Ambientali della Jahangirnagar University, in Bangladesh, ha evidenziato che la maggioranza dei pesci venduti ai mercati locali per il consumo umano contiene microplastiche – si tratta di ben 15 specie di pesci autoctoni, pescati dai pescatori locali a largo delle coste bengalesi. I ricercatori hanno eseguito analisi a campione su 48 pesci appartenenti a 18 specie diverse: di questi l’83% è risultato contaminato dalle microplastiche. I pesci sottoposti alle analisi sono stati acquistati da due mercati alimentari (Savar e Ashulia) nei pressi della città di Dhaka, e sarebbero stati pescato nelle acque dolci di fiumi, canali e stagni del paese.

(Leggi anche: Microplastiche: l’ingestione a lungo termine danneggia la crescita e la riproduzione dei pesci)

Purtroppo, non sono solo i pesci di taglia più grande ad ingerire le microplastiche, ma anche quelli più piccoli. Inoltre, è emerso dalle rilevazioni che la presenza di microplastiche è maggiore nei pesci che vivono nelle acque più profonde rispetto a quelli che vivono in acque più superficiali. Questo perché le particelle di plastica tendono ad accumularsi sui fondali a causa della loro massa, e finiscono spesso per essere scambiate dai pesci per plankton e ingerite.

Alcune specie di pesci analizzate dai ricercatori (Credits: ResearchGate)

Le particelle, infatti, sono state rinvenute perlopiù nello stomaco e nel tratto digerente degli animali, ma non è escluso che possano trovarsi anche in altre parti del corpo dei pesci, come muscoli, pelle e fegato – come testimoniato da altri studi. Quando i pesci ingeriscono microplastiche, mostrano chiari sintomi di un’intossicazione da sostanze chimiche (quali bisfenolo-A, ftalato, estere ftalato, cloruro di polivinile) che possono portare anche alla morte degli animali. Nutrendosi di questi pesci acquistati al mercato, le popolazioni che vivono nei villaggi bengalesi entrano a contatto con le microplastiche, con conseguenze gravi per la loro salute – come l’insorgenza di tumori e altre patologie.

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Fonte: ResearchGate

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