Ipotiroidismo: gli effetti benefici del cumino nero sulla tiroide di Hashimoto

Secondo un nuovo studio, la tiroide di Hashimoto, la causa più comune di ipotiroidismo, può essere trattata con semi neri, come il sesamo o il cumino

Cumino nero contro l’ipotiroidismo. È la nuova scoperta che arriva da uno studio clinico randomizzato che rivela che l’antico cibo di guarigione conosciuto come “Nigella sativa” (alias “seme nero”, comunemente il cumino nero), un tempo noto come il “rimedio per tutto, tranne la morte”, può fornire un trattamento ideale per la condizione autoimmune della tiroide nota come malattia di Hashimoto, che è la causa più comune di ipotiroidismo.

Il Cumino nero è noto anche come seme nero, fiore di finocchio, fiore di noce moscata, coriandolo romano, seme nero di cipolla o sesamo nero: tutti nomi che spesso possono ingannare e portare a confondere la Nigella con altre spezie, ma che invece si riferiscono allo stesso seme il cui nome botanico è proprio Nigella sativa. Si tratta di un seme dalle millenarie proprietà stimolanti e di ricostituenti naturali e rimedio naturale molto utilizzato nella medicina popolare orientale ma anche in quella Ayurvedica, di tradizione indiana. In India e in Cina, per esempio, l’olio di Cumino nero viene usato come un antibiotico naturale.

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Lo studio, pubblicato sulla rivista BMC Complementary and Alternative Medicine, ha valutato gli effetti della Nigella sativa sulla funzione tiroidea e le caratteristiche antropometriche in pazienti con tiroidite di Hashimoto.

Prendendo in esame 40 pazienti con tiroidite di Hashimoto, di età compresa tra i 22 ei 50 anni, gli studiosi hanno diviso i partecipanti in due gruppi: un gruppo ha ricevuto due grammi di polvere sativa Nigella incapsulata e l’altro 2 grammi di placebo al giorno per 8 settimane .

Dai risultati è emerso che il trattamento con Nigella sativa ha ridotto significativamente il peso corporeo e l’indice di massa corporea (BMI), così come le concentrazioni sieriche di ormone stimolante la tiroide (TSH) e gli anticorpi anti-tireoperossidasi (anti-TPO o TPOAb), mentre le concentrazioni sieriche di T3 sono aumentate nel gruppo trattato con Nigella sativa. In più, si è registrata una riduzione significativa delle concentrazioni sieriche di VEGF nel gruppo di intervento. Nessuno di questi cambiamenti è stato osservato nel gruppo trattato con placebo.

Il cumino nero, quindi, migliorerebbe lo stato tiroideo e le variabili antropometriche nei pazienti con tiroidite di Hashimoto. Un rimedio naturale sul quale i ricercatori vogliono ancora indagare. Intanto, ecco qui tutti i più importanti semi per la nostra salute!

Germana Carillo

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