Grano canadese al glifosato sbarca ancora in Sicilia. Presentato un esposto alla Procura

Il grano canadese continua a sbarcare in Sicilia, ma i controlli non sono sufficienti a garantire che il prodotto non contenga glifosato e altre sostanze nocive per la salute umana. Per questo, il Movimento autonomista I Siciliani verso la Costituente che racchiude 20 associazioni, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere maggiori indagini che possano stabilire 'l’esatta tracciabilità del prodotto e di chi lo usa'.

Il grano canadese continua a sbarcare in Sicilia, ma i controlli non sono sufficienti a garantire che il prodotto non contenga glifosato e altre sostanze nocive per la salute umana. Per questo, il Movimento autonomista I Siciliani verso la Costituente, che racchiude 20 associazioni, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere maggiori indagini che possano stabilire ‘l’esatta tracciabilità del prodotto e di chi lo usa’.

“Con la salute non si scherza”– scrive sui social Salvo Fleres, autore dell’esposto e coordinatore di Siciliani verso la Costituente- Siamo stati al porto di Catania per accertare l’effettivo arrivo di una nave che si sospettava potesse contenere grano di qualità irregolare. Abbiamo verificato le modalità attraverso le quali vengono effettuati i controlli e abbiamo notato delle lacune che, pur nel rispetto delle procedure formali, si prestano a determinare possibili pericolose elusioni”.

Secondo il movimento, nei porti siciliani continuano ad arrivare container di grano canadese, dove l’uso del glifosato come sappiamo non è vietato e segue regole diverse rispetto al mercato europeo. Già lo scorso agosto avevamo documentato l’arrivo di un carico di grano proveniente dal Canada e destinato a sette mulini siciliani da utilizzare mischiato a grani locali per realizzare prodotti da forno, una pratica che purtroppo si sta diffondendo sempre di più nel nostro Paese per abbassare i costi di produzione.

Per questo i Siciliani verso la Costituente chiedono più controlli e più garanzie.

“Ancora una volta, attraverso il porto di Catania, entrano in Italia navi che trasportano e scaricano grano, probabilmente trattato con sostanze nocive, che alcuni spregiudicati operatori del settore mischiano con il grano locale, facendoci correre il rischio di contrarre pericolose malattie. Le istituzioni contrastano troppo debolmente questo fenomeno e molte strane coincidenze ci fanno sospettare che, ancora una volta, le procedure di controllo funzionino male non a caso”, scrive ancora Flores.

 

Il glifosato è da anni al centro del dibattito perché considerato potenzialmente cancerogeno dall’Airc, l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Eppure secondo il movimento siciliano, nessun ente pubblico si è accreditato per fare i dovuti controlli sul grano che arriva dal Canada. Per questo nell’esposto si chiede ‘di valutare eventuali violazioni delle norme penali a tutela della salute pubblica, nonché della trasparenza e tracciabilità delle merci per evitare che venga immesso nel mercato grano canadese con inganno per il consumatore”.

La Sicilia nell’ultimo periodo si è posta degli obiettivi ambiziosi come l’abolizione dell’uso del glifosato, appunto, e anche dei neonicotinoidi (insetticidi letali per le api e molti altri insetti pronubi) in tutti gli ambiti, sia agricoli che civili, e la conversione in biologico entro il 2025 di tutte le produzioni agricole dell’isola. Adesso questo esposto potrebbe essere un tassello in più verso la tutela del made in Italy e contro le frodi alimentari ai danni dei consumatori.

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