La dieta occidentale sta facendo estinguere i batteri buoni dal nostro intestino

La dieta occidentale sta causando un'altra incredibile estinzione: il microbioma del nostro intestino. La conferma in uno studio che la paragona alla semplice dieta degli Hadza, una piccola tribù della Tanzania.

La dieta occidentale sta causando un’altra incredibile estinzione: il microbioma del nostro intestino. La conferma in uno studio che la paragona alla semplice dieta degli Hadza, una piccola tribù della Tanzania.

Cosa c’entrano gli Hadza, una piccola tribù della Tanzania, con il nostro intestino? Semplice: la loro dieta tradizionale ed estremamente semplice li preserva da un’ultima incredibile estinzione, quella del microbioma. E da loro potremmo imparare molto.

Se infatti il microbioma è quell’insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali di tutti i microrganismi che colonizzano il nostro tratto digerente, la dieta occidentale lo sta mettendo via via a dura prova, facendo in modo che quella stessa raccolta di batteri che influenza metabolismo e sistema immunitario stia scomparendo.

Insomma, proprio per questo quella tribù di circa 1.300 cacciatori-raccoglitori, una delle ultime rimaste in Africa, sono stati svolti importanti studi e, in ultimo, è stata presa in esame da un testo pubblicato sulla rivista Science.

Già negli ultimi anni, gli scienziati di tutto il mondo hanno verificato che lo stile di vita occidentale sta modificando il nostro microbioma e, ora, come afferma Justin Sonnenburg, un esperto della Stanford University, negli intestini degli occidentali c’è una minore varietà di microbi.

Il team di Sonnenberg ha analizzato 350 campioni di microbioma di persone di Hadza – la cui dieta si basa su ciò che si trova nella foresta, tra cui bacche selvatiche, tuberi ricchi di fibre, miele e carne selvatica, per circa un anno. Poi hanno confrontato i batteri presenti negli Hadza con quelli che si trovano nelle persone di altre 17 culture in tutto il mondo, tra cui le comunità di cacciatori-raccoglitori del Venezuela e del Perù e di contadini che praticano un’agricoltura di sussistenza, in Malawi e in Camerun.

Dai risultati è emerso che le persone che seguivano diete lontane da quella occidentale, avevano una maggiore varietà dei microbi nell’intestino. Le persone che vivono in Africa, Papua Nuova Guinea o Sud America, per esempio, posseggono i comuni microbi intestinali, quelli che ormai non ci sono più nel mondo industrializzato, composto da diete a basso contenuto di fibre e da alti livelli di zuccheri raffinati.

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La nostra dieta, in pratica, sta eliminando delle specie di batteri dai nostri intestini. Mangiare più fibre sarebbe la soluzione ideale? Magari sì, ma anche eliminare tutti i cibi raffinati ed estremamente lavorati, osservare una certa varietà nell’alimentazione ed eliminare del tutto il cibo spazzatura.

Germana Carillo

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