Carote, meglio mangiarle crude o cotte? La risposta ti sorprenderà

Sia crude che cotte, le carote apportano numerosi benefici per il nostro organismo: ecco come valorizzare al meglio le proprietà di questo ortaggio

La carota è un ortaggio prezioso per la nostra salute, che apporta numerosi benefici al nostro organismo. Ma come consumare questa radice nel modo migliore, per non perdere nessuna delle sue proprietà? Durante la cottura si perdono i preziosi nutrienti? Cerchiamo di capire meglio.

Leggi anche: Crudi o cotti? Ecco qual è il modo più salutare di consumare i vari ortaggi (Mini-guida)

5 motivi per mangiare le carote

  1. Come tutti i frutti e gli ortaggi di colore giallo e arancione, anche le carote migliorano la fertilità maschile e la qualità dello sperma.
  2. Ricchissime in antiossidanti, in particolare betacarotene, contrastano l’azione dei radicali liberi, rallentano l’invecchiamento e riducono il rischio di morte precoce.
  3. Insieme a altre verdure e ortaggi come i broccoli e gli spinaci, le carote aiutano a contrastare l’obesità nei bambini e negli adolescenti, come confermato da una ricerca di due università degli Stati Uniti.
  4. La presenza di betacarotene in questi ortaggi migliora l’aspetto e il benessere della nostra pelle, rendendola più tonica, rilassata e rosea; inoltre, se consumate in estate, le carote favoriscono un’abbronzatura sana e uniforme, poiché il betacarotene stimola la produzione di melanina (sostanza che dà colore alla pelle quando ci abbronziamo).
  5. Infine, le carote sono annoverate fra gli alimenti che fanno bene alla vista, grazie all’alto contenuto di vitamina A.

Come consumare le carote

Le carote possono essere consumate sia crude che cotte, come ingrediente di molte ricette dolci e salate. Sia che le consumiamo crude (in un’insalata, nei centrifugati o come snack spezza-fame) o cotte (saltate in padella, al forno oppure all’interno di pasticci salati), in entrambi i casi avremo un buon apporto di fibre – in particolare di inulina.

Oltre a conferire alla carota il suo caratteristico sapore dolciastro, l’inulina favorisce la crescita specifica dei bifidobatteri, microrganismi che aiutano la risposta immunitaria del nostro organismo.

Inoltre facilitano la digestione, limitando la formazione di gas e gonfiore addominale – ecco perché spesso le carote sono un ortaggio consigliato a chi ha ha problemi digestivi.

Ma come abbiamo visto, oltre alle fibre, nelle carote ci sono moltissimi altri elementi importanti – e il modo in cui consumiamo questo ortaggio influenza il loro assorbimento.

Mangiare le carote crude significa fare incetta di vitamina C, che altrimenti si perde durante la cottura: questo significa aiutare il nostro sistema immunitario a proteggerci dai malanni di stagione.

Consumarle cotte, invece, ci permette di favorire l’assorbimento del betacarotene, un potente antiossidante che previene l’invecchiamento e che diventa più facilmente assimilabile dal corpo dopo una breve cottura.

La cottura favorisce anche l’assorbimento della vitamina A, preziosa per la salute degli occhi. Ricordiamo che la vitamina A è liposolubile: questo vuol dire che viene assorbita meglio dal nostro corpo se accompagnata con un grasso per esempio un filo di olio EVO.

Inoltre, uno studio britannico condotto qualche anno fa consiglia di far bollire le carote intere: In questo modo, gli ortaggi conserveranno una concentrazione maggiore di falcarinolo, un elemento che aiuta a prevenire l’insorgenza dei tumori.

LEGGI anche:  Carote: meglio cotte e con un filo d’olio, ecco perché

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