Bresaola con il grana: ecco tutta la verità su questa combinazione alimentare spiegata dal nutrizionista

Per un pranzo o una cena veloce molte persone, magari attente alla linea, optano per un piatto di bresaola, arricchita con scaglie di grana (o Parmigiano Reggiano) e magari della rucola. Ma questa è davvero una buona combinazione alimentare? L'abbiamo chiesto al "nostro" nutrizionista

Soprattutto nella bella stagione ci piace mangiare cose fresche e veloci da preparare, come può essere una bella insalata mista, arricchita con altri cibi di nostro gradimento, o un piatto di prosciutto e melone. Un’altra combinazione alimentare amatissima è quella che vede come protagonista la bresaola, unita a scaglie di grana e a volte anche della rucola.

Ma si tratta davvero di un mix di alimenti consigliabili? Per saperne di più abbiamo chiesto al nutrizionista Flavio Pettirossi. Ecco cosa ci ha detto:

La bresaola può essere considerato dal punto di vista nutrizionale un alimento molto utile soprattutto per gli sportivi a cui la consiglio sempre. Questo perchè è ricca di vitamine come vitamina E con un potere antiossidante e vitamina B12 fondamentale per la produzione di globuli rossi e nella formazione del midollo osseo. La bresaola è inoltre ricca di minerali fra i quali fosforo, selenio e potassio ed inoltre è ricca di proteine ad alto valore biologico ed è povera di grassi.

Associarla con il grana è una buona idea?

C’e da far notare che alla bresaola mancano alla conta delle proprietà nutritive il calcio, la vitamina D e la vitamina A che possiamo trovare ad esempio nel grana, alimento che non a caso viene sempre più spesso associato proprio alla bresaola, basti pensare che 50 g di grana apportano circa il 50% del fabbisogno giornaliero di calcio. L’abbinamento è uno dei migliori perchè risulta completo da un punto di vista nutrizionale ma bisogna fare attenzione.

Quindi questa combinazione presenta anche degli svantaggi?

Bisogna sempre ricordare che la bresaola è una carne processata e va prestata parecchia attenzione per la presenza di sodio. Chi soffre di ipertensione dovrebbe limitarne il consumo, specialmente in associazione con il parmigiano anch’esso ricco di sodio e addirittura per le donne in gravidanza sarebbe meglio evitarne proprio il consumo. Un occhio di riguardo va prestato anche alla presenza di nitriti usati come conservanti indicati in etichetta con le sigle E249 o E250 inseriti nella lista degli alimenti potenzialmente cancerogeni.

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Insomma, per certi versi una buona combinazione, ma per altri sicuramente da limitare (se non evitare).

C’è poi un’ultima cosa da considerare: la bresaola è carne cruda, quindi potenzialmente soggetta a contaminazioni da parte di microrganismi che non hanno la possibilità di essere eliminati con la cottura (ecco perché le donne incinte dovrebbero sempre evitarla!).

Ricordiamo infine che sia bresaola che grana sono alimenti che si producono sfruttando animali e che, come abbiamo più volte spiegato nei nostri articoli, hanno un pesante impatto ambientale.

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