Avocado: grande alleato contro glicemia, ipertensione e colesterolo cattivo

L’avocado, dai mille nutrienti, è un valido alleato contro la sindrome metabolica, ovvero contro quella serie di fattori metabolici che mettono un soggetto a serio rischio cardiovascolare.

Fonte di sali minerali, di acidi grassi omega 3 e di vitamine: l’avocado, dai mille nutrienti, è un valido alleato contro la sindrome metabolica, ovvero contro quella serie di fattori metabolici che mettono un soggetto a serio rischio cardiovascolare.

A sostenerlo è una revisione della letteratura scientifica sull’avocado condotta dall’Università di Scienze mediche di Mashhad, in India, e pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research.

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Secondo gli studiosi, infatti, le proprietà nutrienti del frutto tropicale farebbero da scudo contro la glicemia alta, il colesterolo, la pressione sanguigna e l’obesità, tutti fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari.

Già precedenti ricerche avevano evidenziato la buona quantità di grassi insaturi e omega-3 nell’avocado, fondamentali per l’organismo perché in grado di stimolare la produzione di colesterolo buono e impedire il deposito di colesterolo cattivo. Così come, grazie al suo grande contenuto di potassio – ne possiede una quantità paragonabile a quella presente in 3 banane – è consigliato dagli esperti come alimento utile contro l’ipertensione.

L’avocado è una fonte ben nota di carotenoidi, minerali, composti fenolici, vitamine e acidi grassiscrivono gli autori. Gli effetti antipertensivi, antidiabetici, anti-obesità, antitrombotici, antiaterosclerotici e gli effetti cardioprotettivi sono stati dimostrati in diversi studi”.

Pare che gli effetti benefici dell’avocado derivino dalla sua somiglianza nutrizionale con l’olio di oliva. Si tratta infatti di un frutto molto oleoso ricco di acidi grassi monoinsaturi, principalmente acido oleico, che, se consumati in sostituzione dei grassi saturi, migliorano la sensibilità all’insulina e quindi la glicemia, abbassano i livelli di colesterolo cattivo, aumentano quelli di quello buono e abbassano i trigliceridi.

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Infine, l’elevato contenuto di fitosteroli diminuiscono l’assorbimento di colesterolo, l’elevato contenuto di potassio giova alla pressione e, infine, la grande quantità di polifenoli riduce la glicemia poiché inibiscono gli enzimi deputati alla digestione dell’amido.

Germana Carillo

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