La Sad, chi sono e come hanno fatto ad arrivare a Sanremo 2024?

La Sad a Sanremo 2024 con la canzone Autodistruttivo: chi sono e come sono arrivati a Sanremo? Ecco i veri nomi di Theo, Plant e Fiks

Nel 2020, dalla fervida e creativa atmosfera di un appartamento condiviso a Milano, è nato un collettivo musicale destinato a lasciare un segno nel panorama della musica contemporanea: La Sad. Composto da tre talentuosi artisti, Theø, Plant e Fiks, questo trio ha saputo mescolare le loro influenze e percorsi musicali per creare un suono unico e coinvolgente.

La Sad si distingue per il suo stile caratterizzato da sonorità e immaginario punk, rivisitati in una chiave moderna e fresca. Sin dai loro esordi, è evidente l’influenza del pop punk californiano dei Blink-182, unito a riferimenti alla nuova scena rap punk americana. Questo connubio di generi e influenze ha contribuito a creare un suono distintivo e originale per il gruppo che adesso si appresta a calcare il palco di Sanremo 2024.

Chi sono e quali sono i loro veri nomi?

Il Festival di Sanremo 2024 si prepara a accogliere una delle più interessanti novità della scena musicale italiana: il collettivo pop punk La Sad. Composto da tre talentuosi artisti, il gruppo si distingue per il suo sound unico e per la sua capacità di mescolare influenze emo-trap in un mix coinvolgente e avvincente. Ma chi si nasconde dietro i nomi d’arte Theo, Plant e Fiks?

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È giunto il momento di svelare i veri nomi dei componenti de La Sad: Matteo Botticini è Theo (capelli verdi), Francesco Emanuele Clemente è Plant (capelli blu) ed Enrico Fonte è Fiks(cresta fucsia). Questi tre giovani talenti hanno unito le loro forze nel 2019, quando erano ancora coinquilini, dando vita a un progetto musicale che avrebbe presto catturato l’attenzione del pubblico.

Qual è il significato del loro nome?

Il nome del gruppo, La Sad, è un omaggio al loro ambiente emo-trap, frutto di una fusione avvenuta durante quel periodo di convivenza intensa tra il 2019 e il 2020. La parola “Sad”, derivata dall’inglese e che significa triste, riflette il loro approccio emotivo e profondo alla musica.

Perché sono famosi?

Ma il progetto ”La Sad” non è stata la prima avventura musicale per questi talentuosi artisti. Ognuno di loro ha portato con sé una ricca esperienza nel mondo della musica, contribuendo a plasmare l’identità e lo stile distintivo del collettivo.

Il debutto ufficiale del collettivo è avvenuto nell’estate del 2020 con il singolo “Summersad”, un brano che ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico. Con oltre 2 milioni e mezzo di stream su Spotify, ha segnato l’inizio di un percorso musicale straordinario. Il trio ha poi continuato a sfornare successi come “Miss U” e “2nite”.

Un momento significativo nella carriera del gruppo è stata la cover del brano emo-punk italiano “Wale” dei Dari, trasformata in “Wale (tanto wale)”. Questa reinterpretazione ha dimostrato la capacità di La Sad di rielaborare e reinventare la musica esistente, confermando la loro versatilità e creatività artistica.

Nel corso del 2022, La Sad ha consolidato ulteriormente il loro successo con l’uscita del primo album “Sto nella Sad” e della sua versione deluxe. Questi progetti hanno mostrato la profondità e la varietà del loro talento, offrendo al pubblico una panoramica completa delle loro capacità artistiche.

Il loro ultimo singolo, “Memoria”, in collaborazione con il collettivo BNKR44 (anche loro in gara a Sanremo 2024), è un ulteriore esempio della capacità di La Sad di collaborare con altri artisti e di continuare a sperimentare nuovi suoni e generi musicali.

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Con il loro mix unico di punk, emo e rap, La Sad si prepara a portare la loro energia e la loro creatività sul palco del Festival di Sanremo 2024, confermando il loro status di uno dei gruppi più interessanti e promettenti della scena musicale contemporanea.

La Sad a Sanremo 2024 con la canzone Autodistruttivo: ecco il testo

La Sad promettono di lasciare il segno con il loro brano “Autodistruttivo”. Dietro questa canzone, che anticipa l’uscita del nuovo disco in primavera, si cela un’intensa esperienza emotiva, resa ancora più significativa dalla collaborazione con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari.

Descrivendo la loro musica come “cruda” e dal “gusto agrodolce delle lacrime”, i membri de La Sad spiegano che il palco dell’Ariston offre loro l’opportunità perfetta per esprimere al massimo il loro messaggio. “Autodistruttivo” parla di quei momenti difficili della vita in cui sembra che tutto crolli attorno a noi, ma anche di come sia possibile trovare la forza interiore per risollevarsi. È un inno alla speranza e alla resilienza, un invito a trasformare la rabbia in una spinta verso la rivalsa e la rivoluzione.

Ecco il testo della canzone in gara a Sanremo 2024:

E sto nella sad!
Questa è la storia di un’altra vita sprecata
Di un figlio triste appena scappato di casa
Lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata
Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava
Per loro non ha senso credere nei sogni
Ma lui sa che il suo tempo vale molto più dei soldi
E vive sotto effetto per scappare dai ricordi
Di un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi
L’amore spacca il cuore a metà
Ti lascia in coma dentro il solito bar
Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle
Prendo qualcosa se qualcosa non va
E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino
Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo
E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso
Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo
Questa è la storia di un mare di delusioni
E affoghi fino a quando non provi emozioni
Lui ha imparato come si sopravvive là fuori
Molto più dagli errori che dai suoi professori
L’amore spacca il cuore a metà
Ti lascia in coma dentro il solito bar
Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle
Prendo qualcosa se qualcosa non va
E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino
Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo
E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso
Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo
E sono solo uno dei tanti
Col sorriso triste e con gli occhi stanchi
Che non riesce più a fidarsi degli altri
Con una mano mi abbracci e con l’altra mi ammazzi
E sono stato sempre quello solo
Perché non sono mai stato come loro
Che hanno lo sguardo pieno d’odio e il cuore vuoto
Il nostro amore maledetto mi mancherà in eterno
E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino
Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo
E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso
Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

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