Il primo treno da Roma a Pompei tra polemiche e meme dopo l’inaugurazione in pompa magna

Inaugurato il nuovo collegamento ferroviario diretto fra la capitale e Pompei. Il primo treno è partito la scorsa domenica con tanto di cerimonia ufficiale, ma per gran parte degli italiani si tratta di un servizio di cui si poteva fare a meno (considerati i tempi di percorrenza biblici che devono affrontare i pendolari, specialmente al Sud)

“Il treno della discordia”: così è stato ironicamente (ma non troppo!) ribattezzato da tanti il nuovo Frecciarossa Roma-Pompei, che è partito per la prima volta la scorsa domenica nel corso di un’inaugurazione in pompa magna.

A bordo sono saliti anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’iniziativa nasce, infatti, dalla collaborazione fra il Governo e il Gruppo Ferrovie dello Stato per incoraggiare il turismo nel ricco sito archeologico Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

La frequenza del treno diretto Roma-Pompei

Il treno, però, è partito insieme ad una “vagonata” di polemiche (e non solo fra i giornalisti a cui è stato impedito di fare foto e video). In un primo momento, infatti, era stato comunicato che il servizio sarebbe stato disponibile soltanto una volta al mese e ciò aveva sollevato numerose critiche. In tanti avevano commentato sottolineando che fosse soltanto l’ennesima passarella politica ridicola e dispendiosa e di una trovata ridicola.

Poi, però, qualche giorno dopo il Ministero della Cultura deve averci ripensato ed è arrivato l’annuncio che il nuovo Frecciarossa – che ci impiega 107 minuti per raggiungere Pompei – circolerà ogni domenica a partire dal 6 agosto.

“La decisone di aumentare la frequenza arriva in seguito alla grandissima attenzione da parte dei cittadini e un ottimo riscontro in termini di utenza” viene chiarito sul sito del Ministero. Insomma, a quanto pare il polverone di commenti negativi è servito a qualcosa.

Gli orari previsti sono i seguenti: partenza da Roma Termini alle 8.53, fermata a Napoli Centrale alle 10.03 e arrivo a Pompei alle 10.40. I viaggiatori diretti agli Scavi potranno usufruire del servizio di autobus navetta chiamato Pompei Link. Mentre il ritorno è fissato alle 18.40 con fermata a Napoli Centrale alle 19.23 e arrivo a Roma Termini alle 20.55.

Nel frattempo sui social in tanti ne hanno approfittato per far notare che il treno Roma-Pompei non è altro che l’ennesimo paradosso, una sorta di “cattedrale nel deserto”, in un Paese in cui la circolazione ferroviaria è tutt’altro che efficiente. Come sappiamo, chi è pendolare, deve fare spesso i conti con disagi vari e ritardi.

La vicenda ha ispirato diversi simpatici meme:

“Almeno arriva in orario?” chiede ironicamente un utente su Facebook. “Cosa mi tocca leggere, 250km in meno di 2 ore. Poi però Ragusa-Palermo che dista meno, il giro dura dalle 10 alle 16 ore. In bicicletta si arriva prima. Noi del sud siamo un popolo maledetto” scrive qualcun altro.

Alcuni fanno notare, inoltre, che il treno in questione non fa nessuna fermata intermedia e che potrebbe favorire un tipo di turismo mordi e fuggi. “Pompei è un posto fragile, riempirlo di gente all’inverosimile, non farà che danneggiarlo” sottolinea un utente.

Insomma più che un successo la trovata sembra già un flop…

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Fonti: Ferrovie dello Stato/Ministero della Cultura 

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