Oltre 3000 vittime della strada in un anno: i dati shock che ci mostrano la mancanza di sicurezza stradale in Italia

Sulle strade italiane muoiono circa 8 persone al giorno. Nel nostro Paese la sicurezza stradale resta un'utopia: stiamo lentamente tornando ai livelli pre-pandemia.

Il report basato sui dati ACI-ISTAT sulla sicurezza stradale del 2022 rivela una situazione preoccupante. In Italia, giornalmente sono avvenuti in media 454 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 8 persone e il ferimento di altre 612 nell’arco 24 ore.

Un dato particolarmente allarmante è l’aumento degli incidenti tra gli utenti di mezzi di trasporto sostenibili: un incremento del 77,8% per chi usa  i monopattini, del 3% per i pedoni e del 53,8% per chi si sposta con le biciclette elettriche. Nell’arco dell’anno, si sono registrati 485 decessi tra i pedoni, 205 tra i ciclisti (20 dei quali su bici elettriche) e 16 tra i conducenti di monopattini.

Insomma, dopo anni di pandemia che avevano influenzato tali dati, stiamo tornando lentamente ai numeri pre-Covid, registrando un aumento del 9,2% rispetto al 2021. Durante l’anno 2022, si sono verificati 165.889 incidenti stradali con lesioni a persone, rappresentando un aumento rispetto al 2021 ma comunque sotto i numeri del 2019. Tuttavia questi incidenti hanno causato 3.159 decessi e 223.475 feriti.

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Quali sono le città e le province meno sicure

Per quanto riguarda le città e le province meno sicure, le province di Roma, Milano, Napoli e Torino hanno registrato il 56% dei morti a livello nazionale. Le città più a rischio sono state identificate in base all’indice di mortalità, con Matera, Foggia, Nuoro e Vercelli che mostrano i valori più elevati, mentre Savona, Prato, Genova, La Spezia, Monza, Biella e Gorizia sono state teatro di incidenti meno gravi.

Le statistiche riflettono come detto un ritorno dell’incidentalità ai livelli pre-pandemici, con un aumento dei morti su strada in 53 province su 107. Il Lazio ha registrato il più alto aumento di morti rispetto al 2019, con Roma, Latina, Novara e Foggia come le province con incrementi maggiori in valori assoluti.

L’obiettivo per il 2030 di ridurre del 50% il numero di incidenti e vittime entro quell’anno sembra ancora lontano, come dimostrano incrementi significativi nelle provincie di Oristano, Aosta e Novara. Fortunatamente, però, ci sono alcune regioni e province che hanno dimostrato un decremento nei decessi, come Vibo Valentia, Biella, Reggio Calabria e Gorizia.

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Fonte: ACI

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