Arriva il tetto rimovibile per proteggere i motociclisti dalla pioggia

L'India si distingue nel panorama globale per l'introduzione del Sepal: un dispositivo rimovibile che protegge i motociclisti da pioggia e sole, migliorando notevolmente la sicurezza e il comfort su due ruote

L’India non è solo terra di colori vivaci e spezie aromatiche, ma anche il teatro di una rivoluzione silenziosa nel mondo dei trasporti. Immaginate strade brulicanti di motociclette e biciclette, dove ogni giorno milioni di persone sfidano il clima estremo per muoversi da un punto all’altro della città. Qui, dove il sole cocente e le piogge torrenziali sono all’ordine del giorno, una start-up locale ha creato una soluzione tanto semplice quanto rivoluzionaria: il Sepal, un dispositivo capace di trasformare il viaggio quotidiano dei motociclisti.

Il Sepal si configura come un grande “ombrello” che copre il frontale e l’intera area sopra la moto. Montato sul serbatoio, forma una sorta di tetto che scherma sia il motociclista che il passeggero dagli imprevisti climatici. Compatibile con modelli popolari come la KTM Duke e la Royal Enfield Himalayan, il Sepal non solo protegge ma arricchisce anche l’esperienza di guida grazie alle sue funzioni aggiuntive.

Non solo un tetto

Oltre a essere un semplice riparo, il Sepal è dotato di un parabrezza e di un supporto per smartphone, consentendo ai motociclisti di restare connessi e di navigare più sicuramente grazie alla visibilità diretta del GPS. Tuttavia, permangono delle incertezze riguardo la sicurezza del dispositivo, che può sostenere velocità fino a 120 km/h, ma senza garanzie ufficiali sulla sua efficienza in tali condizioni. Non è chiaro inoltre come l’aggiunta del Sepal possa influenzare la stabilità della moto in curva.

Il Sepal è già disponibile sul mercato indiano al prezzo di 6.900 rupie, circa 74,31 euro. Resta da verificare la possibilità di spedizione verso l’Europa, dato che la start-up non ha ancora fornito dettagli in merito.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: Sepal.in

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook