L’Italia non è un Paese per auto ecologiche

L’Italia non è un Paese per auto ecologiche. Il parco auto circolante nel Belpaese all’inizio del 2011 per il 93,58% è composto da modelli alimentati a benzina o a gasolio. In pratica, delle 36.651.669 vetture che scorazzano per le nostre strade, solo nell’1,80% si tratta di auto a metano, percentuale che sale a 4,62% nel caso di automobili a GPL. Per non parlare poi delle auto elettriche che nei primi mesi di quest’anno erano appena 1.279.

L’Italia non è un Paese per auto ecologiche. Il parco auto circolante nel Belpaese all’inizio del 2011 per il 93,58% è composto da modelli alimentati a benzina o a gasolio. In pratica, delle 36.651.669 vetture che scorazzano per le nostre strade, solo nell’1,80% si tratta di auto a metano, percentuale che sale a 4,62% nel caso di automobili a GPL. Per non parlare poi delle auto elettriche che nei primi mesi di quest’anno erano appena 1.279.

A mettere nero su bianco questa triste realtà è una ricerca effettuata dall’Osservatorio Metanauto – l’ente che si occupa delle ricerche sul metano per autotrazione – sulla base dei dati ACI. Nello stop alla diffusione delle eco-car un ruolo fondamentale di certo lo ha giocato la decisione del Governo di interrompere gli incentivi alle auto e non concedere più il bonus che aveva smosso decisamente il settore a partire dal 2010.

Nonostante gli incentivi alle soluzioni ecologiche del 2009 –commenta l’Osservatorio Metanauto – la presenza di auto con alimentazioni alternative sulle strade italiane è ancora marginale“.

La coscienza ecologica delle persone sta crescendo, ma se si vuole affrontare veramente la questione ambientale occorre che ci sia anche un sistema di premi (incentivi) per chi sceglie l’auto verde. I dati degli ultimi anni sono illuminanti in proposito“. “Se poniamo a confronto la situazione delle vendite di auto a metano con incentivi e senza incentivi -continua- emerge con grande chiarezza l’importanza degli aiuti pubblici alle scelte ecologiche. Nel 2008 la quota delle vetture a metano sulle immatricolazioni era del 3,66%, nel 2009 con gli incentivi è passata al 5,92%, nel 2010 è scesa a 3,34% e nei primi cinque mesi del 2011 è scesa ulteriormente all’1,92%“.

Sempre schiacciata intorno a zero invece -prosegue l’Osservatorio- l’incidenza delle auto elettriche, ma non per mancanza di interesse del pubblico, quanto per mancanza di modelli a prezzi ragionevoli, modelli che invece esistono per il metano“.

Tutto questo in attesa che facciano il loro debutto sul mercato le auto elettriche delle principali case automobilistiche, ma soprattutto gli incentivi del Governo promessi alla mobilità elettrica che, stando alle ultime indiscrezioni dovrebbero ammontare a circa 5000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica. Nel frattempo Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Metanauto e presidente di Federmetano, tira acqua al suo mulino auspicando che vengano presto ricreate “le condizioni per rilanciare tutti i possibili consumi automobilistici virtuosi in termini ambientali, considerando anche che ci sono soluzioni, come il metano, che hanno già dimostrato la loro efficacia nella riduzione delle emissioni“. E se state pensando all’acquisto proprio di un auto a metano, vi consigliamo di leggere la nostra guida completa con tutti i modelli.

Simona Falasca

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