Attraversare l’Africa con un furgone elettrico per promuovere le energie pulite

Percorrerà cinquemila chilometri, da Nairobi a Johannesburg, con un furgone elettrico, per dimostrare la resistenza e la possibile autonomia dei veicoli green e l'importanza delle energie rinnovabili.

Percorrerà cinquemila chilometri, da Nairobi a Johannesburg, con un furgone elettrico, per dimostrare la resistenza e la possibile autonomia dei veicoli green e l’importanza delle energie rinnovabili.

È la sfida di Français Xavier Chevrin, il francese appassionato di avventure eco-sostenibili, che da alcuni anni – insieme alla sua compagna – attraversa il mondo con veicoli elettrici, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle rinnovabili e dei veicoli alternativi.

Vogliamo farla finita con i cliché sui veicoli elettrici” – ha detto Chevrin al momento del lancio del progetto nella sede del Programma delle Nazioni unite per l’ambiente (Pnue), che sostiene l’iniziativa – Si tratta di dimostrare che questi mezzi sono validi quanto le vetture alimentate con la benzina e che non sono utilizzabili sono per gli spostamenti all’interno delle città“.

Chevrin ne è convinto, anche perché lo ha verificato personalmente nelle sue numerose avventure: nel 2010 – in occasione dell’esposizione universale – è partito da Shanghai (il 3 maggio) a bordo di un’auto elettrica ed è arrivato a Parigi (il 13 luglio) dopo aver percorso ben 13.400 chilometri.

Questa volta il veicolo è un furgone Citroën Berlingo, dotato di motore elettrico fabbricato da Venturi, che domani partirà da Nairobi e attraverserà la Tanzania, lo Zambie, lo Zimbabwe e il Botswana, per giungere a fine giugno a Johannesburg. Il veicolo (che in Francia è utilizzato come mezzo ufficiale dalle Poste) è composto da tre batterie, due in più del normale allestimento, che permettono di percorrere mediamente 500 km a 110 km all’ora senza mai fermarsi. Il furgone infatti potrà ricaricare le sue batterie nelle stazioni di servizio che incontrerà lungo il percorso, senza ricorrere ai tradizionali carburanti.

La prova che la mobilità ad impatto zero è possibile. Anche per lunghi spostamenti!

Verdiana Amorosi

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