“Il ciclo è ANCORA un lusso!”, Coop si mobilita contro la tampon tax e mantiene l’IVA al 5%

#StopTamponTax: un anno fa ci fu la riduzione dell'Iva sui prodotti igienico sanitari per il ciclo mestruale dal 22% al 5%. Ora il Governo reintroduce l’Iva su questi prodotti portandola al 10%

Un passo indietro quello dell’Iva ritornata al 10% sugli assorbenti femminili che discrimina le donne e pregiudica una vittoria già conseguita appena un anno fa”.

Con queste parole Coop dice la sua sugli assorbenti e dimostra come l’Iva al 5% sia possibile mettendo sugli scaffali le proprie linee e inglobando l’aumento dell’Iva fino a fine aprile 2024 con l’obiettivo di non scaricarlo sulle consumatrici. Già nel 2021 tutti i supermercati Coop avevano abbassato l’IVA dal 22% al 4%.

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Con la Legge di Bilancio 2024, infatti, la cosiddetta tampon tax così come l’Iva sui prodotti per l’infanzia, è nuovamente tornata al 10% (era stata portata al 5%), un autentico passo indietro che non farà che gravare ancora sulle nostre tasce.

Questo dietrofront oltre ad essere clamoroso è profondamente ingiusto: grazie all’azione di questo Governo, stando ai fatti, il ciclo mestruale torna ad essere un lusso. Da parte nostra resta l’indignazione e la promessa a nuove mobilitazioni.

È quanto lamentano Coop e Onde Rosa, un collettivo di giovani donne, avvertendo che riparte la mobilitazione e che si riapre la petizione su Change.org – con lo slogan “Il ciclo è ANCORA un lusso!” – con l’obiettivo di raggiungere 1 milione di firme dopo le 683mila raggiunte un anno fa.

QUI puoi firmare la petizione.

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