Ripartiamo acquistando dai piccoli negozi, la vera linfa del nostro Paese

Da oggi è l'Italia riparte. Riaprono negozi, bar e ristoranti. Nel nostro piccolo abbiamo il dovere di aiutare i piccoli negozi

Oggi l’Italia riparte davvero. Via libera all’apertura dei negozi e in generale del commercio al dettaglio. Adesso tocca anche a noi, possiamo contribuire alla ripresa economica limitando gli acquisti online presso i grandi colossi come Amazon e preferendo i piccoli negozi e l’artigianato locale. In questo modo non solo aiuteremo il nostro paese a ripartire, ma aiuteremo anche l’ambiente.

Se in questi lunghi mesi di blocco delle attività economiche, abbiamo fatto ricorso ad Amazon e in generale al web per gli acquisti, da oggi abbiamo il dovere di cambiare musica per aiutare i piccoli commercianti. Amazon  e i negozi online, è vero, ci hanno dato una grande mano d’aiuto ma quella mano oggi va tesa ai piccoli negozi.

Questi ultimi hanno avuto sostenere delle perdite ingenti, in molti casi hanno sostenuto spese senza ottenere alcun guadagno. In silenzio hanno atteso pazientemente di ripartire e oggi hanno la possibilità di farlo al meglio, col nostro aiuto, esponendosi anche al rischio di un possibile contagio.

Questa mattina hanno riaperto i battenti i negozi del commercio al dettaglio, quelli dei servizi alla persona, le strutture ricettive, estetisti e parrucchieri ma anche ristoranti, bar e gelaterie.

Questi ultimi avevano già il permesso di commercializzare i loro prodotti, ma solo per asporto.

Da oggi invece potranno ripartire davvero, seppur con alcune regole da rispettare riguardo al distanziamento e alle norme in materia di sicurezza sanitaria.

Acquistiamo dai piccoli rivenditori locali

Sì, possiamo dare un grosso contributo anche nel nostro piccolo. Negli ultimi mesi abbiamo acquistato per lo più online, sui grossi siti di e-commerce, Amazon in testa. Lo abbiamo fatto perché uscire di casa era vietato se non per casi di reale necessità e, diciamolo, anche perché era comodo ricevere a domicilio tutto quello di cui avevamo bisogno, con la possibilità di fare reso gratuito, evitando code, ricerche di parcheggi, file alle casse e tutto ciò che comporta un acquisto faccia a faccia.

Ma adesso la situazione è diversa. Tanti piccoli negozianti in questi mesi hanno dovuto chiudere le saracinesche, rischiando la chiusura definitiva. Oggi la loro ripresa dipende anche da noi. Responsabilmente dovremmo scegliere loro. La vera sfida infatti passerà anche per il sostegno delle piccole aziende a conduzione familiare e non, in cui lavorano i nostri familiari, amici, parenti e conoscenti e vicini di casa, come chiedono in molti sul web:

Qualità e vantaggi per l’ambiente

Che siano libri, abiti ma anche generi alimentari, cerchiamo di comprare dal piccolo rivenditore, magari proprio dal contadino di fiducia che metterà a nostra disposizione prodotti di qualità e a km0. Mangeremo meglio e avremo di nuovo a disposizione una risorsa preziosa che in questi mesi è mancata: il contatto umano.

Sfruttiamo il web anche per gli acquisti locali

Se proprio non possiamo e vogliamo rinunciare al web, impariamo a cercare bene acquistando anche in questo caso dai produttori locali attraverso i gruppi di acquisto solidale, ad esempio, favorendo la nostra comunità di appartenenza. Esistono tanti gruppi, soprattutto su Facebook, si propone come strumento in più per il commercio locale, fornendo l’alternativa per chi ha l’abitudine di fare acquisti online. Nei gruppi si può trovare ciò che si cerca, a parità di prezzo, con minor tempo di attesa proprio in un negozio vicino casa.

E se notiamo irregolarità?

Probabilmente ci capiterà di notare qualcosa che non va, soprattutto i primi tempi in cui dovremo imparare a convivere con nuove regole, magari l’eccessivo affollamento di un negozio o qualcuno che durante gli acquisti non rispetta le misure di sicurezza e distanziamento. In questo caso evitiamo di ergerci a sceriffi, non fotografiamo e non postiamo sul web perché danneggeremmo solo i rivenditori che vengono fuori da un periodo di grande difficoltà. Rivolgiamoci educatamente a chi non rispetta le regole invitando a farlo.

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