I vivaci elfi di Babbo Natale stanno per tornare, direttamente dal Polo Nord, e sono pronti a nascondersi negli angoli più impensabili della casa per far divertire i bambini con scherzi e dispetti. La coinvolgente tradizione natalizia Elf on the Shelf ha conquistato le famiglie italiane, pronti ad accoglierne un simpatico elfo?
Indice
Il periodo natalizio rappresenta un momento magico ed emozionante per grandi e piccini, attorno a cui ruotano diverse usanze. Tra queste una delle più amate è indubbiamente la tradizione americana che prende il nome di “Elf on the Shelf” e che è negli ultimi anni ha acquistato grande popolarità anche nel nostro Paese. Se da domani vedrete i social riempirsi di foto di simpatici elfi, sparsi per la casa, ora sapete il motivo.
Curiosi di scoprire come nasce questa elfomania e, soprattutto, come accogliere un elfo fra le vostre mura domestiche e far divertire i bambini?
Le origini della tradizione
La storia dell’elfo sullo scaffale affonda le sue radici nella tradizione nordica e germanica, secondo cui queste creature magiche sarebbero i fedeli aiutanti di Santa Claus. Ma è nel 2005 che questa usanza ha preso la forma che conosciamo oggi, grazie al libro “The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition”, scritto da Carol Aebersold e sua figlia Chanda Bell (il cui adattamento italiano più celebre è “Che la magia abbia inizio: attenzione elfo in arrivo!” di Martina Caterino e Monica Pezzoli).
Let the Elf on the shelf Christmas tradition begin! This is the first year we are doing the famous Elf on the shelf,…
Posted by Priscilla Murphy on Wednesday, November 29, 2023
Il volume, corredato da un elfo giocattolo per coinvolgere tutta la famiglia nel gioco, racconta la storia di un elfo che viene mandato il primo dicembre da Babbo Natale nelle case per sorvegliare i bambini durante il periodo natalizio e riferire se sono stati buoni o cattivi. Ogni giorno la creatura resta immobile – ad esempio fra i libri riposti su una mensola – per analizzare i comportamenti dei bimbi per poi tornare al Polo Nord la notte e raccontare ciò che ha visto. Al suo rientro, però, il folletto si farà trovare in un altro punto della casa.
Quando nessuno lo vede, l’elfo combina scherzi e qualche piccolo dispetto, crea disordine in giro e lascia dei messaggi misteriosi da decifrare.
Do you have an Elf at your house? Some super cute ideas for you 😂Another handy tip- you can straighten a paper clip…
Posted by Shara-Lynn Morrison on Monday, November 27, 2023
Leggi anche: #Elfontheshelf: perché dovresti ospitare un simpatico elfo a casa tua a Natale
Come accogliere un elfo in casa
Accogliere un elfo nella propria casa è un modo divertente per stimolare la fantasia dei bambini e farli divertire in vista del Natale. Ecco come fare:
- Il primo passo è “adottare” uno o più elfi. Si può optare per una delle tante versioni del pupazzo disponibili in commercio oppure, se sapete cucire o lavorare a maglia, potete crearne uno personalizzato.
- Una volta che l’elfo è arrivato a casa nella notte fra il 30 novembre e il 1° dicembre, è importante dargli un nome. Questo aiuta a stabilire un legame con i bambini e rende l’esperienza più personale e divertente.
- Spostare l’elfo la notte: l’elfo non si muove durante il giorno, ma ogni notte, dopo che i bambini sono andati a letto, i genitori possono spostare l’elfo in un punto diverso della casa: in mezzo alle palline dell’albero di Natale, sul frigo, su una sedia o nei luoghi più disparati. Così, al mattino i bimbi si divertiranno a cercarlo e a scoprire in che guai si è cacciato durante la notte.
- Rendere l’esperienza più dinamica: è possibile lasciare messaggi o semplici compiti da eseguire da parte dell’elfo, ad esempio ricordare ai bambini di essere gentili o di aiutare in casa affinché Babbo Natale possa essere soddisfatto del loro comportamento.
Le regole da rispettare
La tradizione Elf on the shelf ha una serie di regole da seguire, ovvero:
- L’elfo non va toccato: la regola più importante è che i bambini non possono toccare l’elfo, altrimenti perderà la sua magia. Ciò aiuta a mantenere l’illusione che l’elfo sia una creatura magica.
- L’elfo sta immobile durante il giorno: si sposta soltanto di notte, quando nessuno lo sta guardando. Durante il giorno, rimane fermo nel posto dove è stato nelle ore notturne
- L’elfo arriva e va via in date specifiche: viene accolto in casa l’1 dicembre e parte la notte di Natale per far rientro al Polo Nord.
Perché ospitare gli elfi in casa
Questa tradizione ha diversi aspetti positivi:
- Stimola l’immaginazione e lo stupore dei bambini
- Crea momenti di divertimento in famiglia
- Offre un’esperienza condivisa che rafforza i legami familiari
Come realizzare e attivare la porta elfica
L’elfo si presenta in casa all’improvviso il 1° dicembre, portando con sé una carta d’identità in cui viene indicato il suo nome e la provenienza. Per non farsi cogliere impreparati, nei giorni precedenti al suo arrivo bisogna realizzare una porta elfica, un portale magico che congiunge il Polo Nord e la casa dei bambini che verranno sorvegliati dai bambini.
La porta degli elfi può essere acquistata online o nei negozi che vendono decorazioni natalizie, ma potete prepararla utilizzando l’argilla, la pasta di sale o materiali di riciclo, come il cartone e il legno. Per renderla più bella e colorata, usate decorazioni e aggiungete una piccola cassetta delle lettere. Attaccate la porta in una parete per creare un angolino incantato!
Ma come si attiva la porticina? Per farlo i bambini devono recitare questa formula magica:
Polvere di stelle, polvere di Natale, presto l’Elfo apprendista fai arrivare!
Bianca è la barba di Babbo Natale, bianca è la neve sul suo stivale!
Io ci credo, oggi e per sempre, la magia sta per tornare…
Bianco e puro sia il mio cuore!
La porticina ecco si apre, elfo torna che è quasi Natale
Pronti a fare spazio al vostro elfo birichino? Che la magia abbia inizio!
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