Lamina tagliente negli stick per IQOS Iluma: già 21 bambini in Italia l’hanno ingerita (e sono i dati di un solo centro antiveleni)

Confermati i rischi per bambini e animali degli stick Terea per IQOS Iluma, se erroneamente lasciati a loro portata. Altroconsumo rende noto che anche in Italia alcuni bambini (21 secondo le segnalazioni di un solo Centro Antiveleni di Milano) hanno ingerito la lamina che contengono con tutto ciò che questo comporta

All’inizio di dicembre, Altroconsumo ha lanciato l’allarme su un particolare poco noto che riguarda il diffusissimo dispositivo IQOS Iluma. Nello specifico, all’interno degli Stick Terea, ci sono delle lamelle metalliche taglienti la cui presenza non è ben segnalata sulla confezione e che rappresentano un rischio sia per i bambini piccoli che per gli animali, in caso di ingestione accidentale.

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In Giappone, dove il dispositivo è in uso dal 2021, già si sono verificati alcuni spiacevoli incidenti ai danni dei bambini ma ora c’è la conferma ufficiale che i primi casi di ingestione da parte dei più piccoli sono avvenuti anche l’Italia.

Nel nostro Paese, scrive Altroconsumo, ben 21 bambini, la maggior parte al di sotto dell’anno di età, hanno ingerito gli stick Terea. E si tratta dei casi segnalati in soli cinque mesi da un singolo Centro Antiveleni di Milano, immaginiamo quindi che il problema possa essere più grave ed esteso.

Il coordinamento danese di JATC-2 (Joint Action on Tobacco Control), un gruppo europeo impegnato nella lotta al tabagismo, ha diffuso l’allerta ricevuta dal ministero della Salute italiano ai membri internazionali. L’obiettivo è informare gli operatori sanitari di tutto il mondo, affinché siano adeguatamente informati sui rischi connessi all’ingestione degli stick Terea e possano intervenire prontamente ed efficacemente.

La comunicazione di JATC-2 sottolinea l’importanza di considerare le piccole dimensioni degli stick, che li rendono più facilmente maneggiabili e ingeribili dai bambini, e la scarsa visibilità dell’avvertenza sull’etichetta. Un rischio anche per gli adulti con disabilità cognitive.

Secondo la comunicazione di JATC, dei 21 bambini che hanno ingerito Terea, 19 sono stati ricoverati, con casi di vomito ripetuto, ferite da taglio alle tonsille e alle guance. Alcuni bambini hanno necessitato di radiografie all’addome e in due casi è stata eseguita una gastroscopia per valutare lo stato del tratto digerente.

Altroconsumo specifica inoltre che:

In alcuni casi si è tentata la rimozione della lamina in endoscopia (come avvenuto nei casi in Giappone che avevamo trovato in letteratura): si tratta di un intervento piuttosto pesante per bambini così piccoli, che ha anche dei rischi e che ha richiesto la sedazione e l’osservazione; avviene attraverso una sorta di tubo, piuttosto lungo, che viene introdotto dalla bocca e permette di vedere e intervenire lungo il tratto digerente fino all’intestino.

Cosa possiamo fare

In attesa di ulteriori interventi per proteggere la salute dei bambini, della popolazione generale ma anche degli animali, è fondamentale seguire alcuni semplici consigli.

Gli stick Terea devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini, delle persone con disabilità cognitive e degli animali domestici. In caso di ingestione accidentale, è importante rivolgersi immediatamente a un medico e informarlo della presenza della lamina. Si sconsiglia di manipolare gli stick aprendoli, poiché ciò potrebbe causare lesioni alle mani.

Infine, gli stick devono essere smaltiti nell’indifferenziata e mai gettati per strada, evitando così il rischio di ingestione accidentale da parte di animali. Questa precauzione è cruciale per prevenire lesioni interne e garantire la sicurezza ambientale, si eviterà infatti così la dispersione di materiali non riciclabili nell’ambiente, come il metallo presente nelle lamelle.

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Fonte: Altroconsumo

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