Merendine e snack dal gusto “amaro”: troppi idrocarburi, le marche promosse e bocciate da Il Salvagente

Un nuovo test evidenzia ancora volta la presenza di idrocarburi in diverse merendine e snack tra i più amati e consumati dai bambini

I bambini, si sa, amano le merendine e gli snack ma è altrettanto noto che dovrebbero mangiarli il meno possibile. Un nuovo test de Il Salvagente conferma in questi prodotti la presenza di sostanze indesiderate e potenzialmente pericolose, soprattutto per i più piccoli: gli idrocarburi degli oli minerali.

Snack e merendine sono ricchi di grassi saturi, zuccheri e calorie in eccesso. Dietro confezioni e gusti allettanti, nascondo poi anche tracce di sostanze che proprio non dovrebbero contenere e che migrano al cibo a partire dalla confezione.

Un confronto sui più amati e venduti snack in commercio, proprio per scoprire gli “ingredienti” nascosti, è stato fatto recentemente da Il Salvagente che ha preso a campione un totale di 29 snack per vedere se presentavano tracce di idrocarburi degli oli minerali.

Queste le merendine e gli snack analizzati:

  • Bounty
  • Esselunga CheJoy
  • Ferrero Duplo Nocciolato
  • Kellogg’s Coco Pops
  • Kinder Bueno
  • Kinder Cards
  • Kinder cereali
  • Kinder fetta al latte
  • Kinder fetta allo yogurt
  • Kinder Maxi
  • Kinder Maxi King
  • Kinder Pinguì
  • Kinder Sorpresa
  • Kit Kat
  • Loacker choco&milk cereals
  • Milbona snack al latte (Lidl)
  • Milk snack al cacao (Todis)
  • Milk snack con cacao Europin
  • Nesquik snack cacao
  • Nestlè Nesquik maxi choco
  • Nutella B-ready
  • Oreo Original
  • Oro Ciock Super Heroes
  • Pavesi Ringo Goal
  • Pavesi Ringo Sbagliato
  • Pavesi Ringo Vaniglia
  • Perugina Lingotto
  • Plasmon merendina al latte
  • Twix

I risultati

20 merendine su 29 contenevano quantità misurabili di idrocarburi di oli minerali (da 0.50 a 129 mg/kg), composti chimici derivati principalmente da petrolio greggio.

In particolare si tratta di Mosh (idrocarburi saturi di oli minerali) e Posh (idrocarburi che derivano dalla plastica) mentre nessuno snack è risultato contenere tracce di Moah. E per fortuna, dato che mentre per le prime due sostanze non vi sono ancora prove certe della loro pericolosità, i Moah sono invece considerati potenzialmente cancerogeni.

Il problema è che la pericolosità degli idrocarburi negli alimenti sono al momento sottovalutate dalla legislazione europea. Non ci sono infatti attualmente disposizioni normative sui livelli accettabili in cui queste sostanze possono essere presenti nei prodotti. Stanno provando a lavorare in questo senso l’Autorità tedesca di controllo alimentare degli Stati federali e l’Agenzia belga per la sicurezza alimentare.

La Commissione europa ha chiesto agli stati membri di monitorare la presenza di queste sostanze in diverse categorie di alimenti e anche l’Italia partecipa.

Tutti quelli che si sono occupati del tema, comunque, sono concordi che Mosh e Moah non dovrebbero trovarsi in quantità misurabili in cibi per bambini.

Ma torniamo al test. Ci sono altri ingredienti che hanno contribuito a redigere la classifica di snack e merendine: l’olio di palma, il fruttosio, i difosfati e i mono e digliceridi degli acidi grassi (quest’ultimi accusati di ritardo nella crescita).

Alla fine, considerando i vari parametri, Il Salvagente mette in prima posizione con i risultati più alti i seguenti snack (in ordine di valutazione):

  • ESSELUNGA CHEJOY
  • PAVESI RINGO SBAGLIATO
  • NESTLÉ NESQUIK MAXI CHOCO
  • KINDER SORPRESA
  • KINDER MAXI

In fondo alla classifica finiscono invece:

  • KIT KAT
  • NESQUIK SNACK CACAO
  • MILK SNACK AL CACAO (TODIS)
  • PAVESI RINGO GOAL
  • LAND MILK SNACK AL CACAO (EUROSPIN)
  • LOACKER CHOCO&MILK CEREALS (il peggiore in assoluto con un quantitativo di Mosh di 129 mg/kg)

Maggiori dettagli sul test li trovate nell’ultimo numero de Il Salvagente.

Fonte di riferimento: Il Salvagente

 

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