Detersivi per piatti: i migliori del test sono quelli ecologici. Lidl e Aldi tra i peggiori

Un test su 40 detersivi per i piatti ha individuato componenti irritanti o inquinanti, premiando in particolare i prodotti ecologici

I detersivi, come è ormai noto, possono contenere sostanze problematiche per la salute e l’ambiente. Un nuovo test francese ha messo a confronto e analizzato la composizione di diversi detersivi per piatti. Ecco che cosa ha scoperto.

Il detersivo per i piatti è uno dei detergenti di uso più comune e, dato che finisce sulle nostre mani (se non utilizziamo i guanti), dovremmo avere cura di scegliere una formulazione delicata. C’è da considerare poi che questo sapone viene scaricato nelle acque reflue, la nostra scelta dovrà essere fatta quindi anche in base all’impatto ambientale del detersivo che intendiamo acquistare.

Vi avevamo già segnalato alcune sostanze potenzialmente pericolose che possono trovarsi nelle formulazioni dei detersivi per piatti.

Ad aiutarci nella scelta c’è ora l’ultimo test di 60 Millions de Consommateurs che ha messo a confronto e valutato 40 detersivi per i piatti di grandi marche o private label, concentrati o meno, convenzionali ed ecologici.

La maggior parte dei prodotti testati è venduta principalmente in Francia ma alcuni sono presenti anche nel nostro paese.

La valutazione che permette di confrontare i rischi che questi prodotti presentano per la nostra salute e per l’ambiente si basa, come si legge sulla rivista, sul Ménag’Score, un calcolo del rischio che dipende dalla probabilità che si verifichi un danno (a seconda della frequenza e della durata dell’esposizione a un pericolo) e dalla sua gravità.

Si tratta di un sistema sviluppato dagli ingegneri di 60 millions de consommateurs, già utilizzato per altre valutazioni.

Vengono considerati, tra gli altri criteri, i rischi associati a ciascun ingrediente, la loro concentrazione relativa, il loro effetto cumulativo e la ricorrenza dell’esposizione con altri prodotti per la casa.

Alla fine il voto finale di ogni singolo detersivo va da A (da utilizzare senza riserve, seguendo le indicazioni del produttore) a E (sconsigliato).

I risultati

I risultati hanno premiato i prodotti ecologici, infatti 15 dei primi 20 detersivi per piatti in classifica sono dotati di un marchio che certifica appunto la qualità ecologica, come “Ecolabel” o “Ecocert”.

Anche i prodotti ecologici, in realtà, contenevano diverse sostanze irritanti ma, di contro, avevano un tale valore aggiunto a livello ambientale (con in media la metà delle sostanze tossiche per gli organismi acquatici rispetto a quelli tradizionali) che 60 Millions de Consommateurs conclude:

Le referenze recanti un’etichetta ambientale devono essere favorite senza esitazione” 

Anche alcuni prodotti per la “pelle sensibile” contengono queste sostanze irritanti, a riprova che tale affermazione è a volte poco consona.

Tra le sostanze irritanti la rivista segnala in particolare la presenza di tensioattivi come Cocamidopropyl betaine e Sodium Lauryl Sulfate ma anche il limonene, un profumo potenzialmente allergizzante.

Tra i  migliori detersivi per i piatti del test troviamo:

  • Palmolive pelle sensibili
  • Eco Planet Carrefour
  • L’Arbre Vert Pelli sensibili
  • L’Arbre Vert mandorla

@60 Millions de Consommateurs

@60 Millions de Consommateurs

Agli ultimi posti troviamo invece:

  • WS al limone (Lidl)
  • Una al limone (Aldi)

@60 Millions de Consommateurs

@60 Millions de Consommateurs

Ma, specifica la rivista:

“Va notato che i liquidi per stoviglie con il punteggio peggiore nel nostro confronto sono comunque conformi alle normative. Questi prodotti sono destinati ad essere risciacquati e non rappresentano un rischio di tossicità acuta per gli utenti, tranne a volte in caso di ingestione”

Fonte: 60 Millions de Consommateurs

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