Un nuovo test sui correttori, condotto in Germania, rivela la presenza in alcuni prodotti di ingredienti controversi come conservanti, filtri UV e nanoparticelle non dichiarate
I correttori si trovano in ogni trousse per il make up che si rispetti, sono infatti utili ad eliminare varie imperfezioni della pelle e il mercato è ormai davvero ricco e variegato in quanto a proposte. Ma quali sono i prodotti migliori? E sono tutti sicuri e senza ingredienti controversi?
Per scoprirlo, la rivista dei consumatori tedeschi Ökotest, con l’aiuto di laboratori specializzati, ha analizzato 20 correttori, di cui 8 certificati come cosmetici naturali, acquistati in supermercati, negozi biologici, farmacie o online.
Gli esperti sono andati a caccia della possibile presenza di ingredienti come:
- formaldeide/o rilasciatori di formaldeide
- clorfenesina (conservante)
- dietil ftalato
- fragranze potenzialmente dannose
- metalli pesanti come arsenico, piombo, antimonio e nichel
- ciclopentasilossano (D5), composto siliconico
- presenza di nanoparticelle di biossido di titanio
Tutti i prodotti sono stati poi analizzati alla ricerca di contaminazioni microbiologiche (fortunatamente non riscontrate in alcun caso) e ai produttori è stata richiesta la prova sull’origine e sulla catena di fornitura della mica, utilizzata in alcuni correttori. Questo materiale, come sappiamo, è spesso associato al lavoro minorile nelle miniere illegali.
Sono stati valutati infine gli imballaggi in plastica per verificare l’eventuale presenza di composti clorurati dannosi per l’ambiente e la percentuale di plastica riciclata (PCR) nei tubi di correttore.
I risultati
I risultati non sono molto positivi, solo 3 correttori su 20 hanno ottenuto il massimo dei voti, mentre 9 sono stati giudicati “scarsi” o “insoddisfacenti”.
Come mai questi giudizi tanto severi? In alcuni prodotti sono stati individuati diversi ingredienti discutibili, tra cui il conservante clorfenesina, una sostanza organica alogenata che può provocare reazioni indesiderate sulla pelle sensibile, e un filtro UV controverso, noto come etilesilmetossicinnamato, che in alcuni studi ha dimostrato di comportarsi come un interferente endocrino.
Altri punti critici sono stati la presenza di fragranze artificiali come il muschio Galaxolide, un composto policiclico sospettato di accumularsi sia nel tessuto adiposo umano che nell’ambiente, e la presenza di emulsionanti PEG e derivati, utilizzati per combinare acqua e grasso al fine di garantire una consistenza piacevole. Tuttavia, alcuni di questi emulsionanti possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee.
Infine, è emersa la presenza di nanoparticelle di biossido di titanio in alcuni correttori, senza una adeguata indicazione nella dichiarazione degli ingredienti. Sebbene il biossido di titanio sia considerato sicuro quando entra in contatto con la pelle, preoccupa la sicurezza e l’impatto ambientale delle nanoparticelle, il cui effetto non è ancora completamente compreso e studiato.
Le marche migliori e peggiori
Tra i prodotti migliori ci sono due correttori venduti anche in Italia, il Lavera Radiant Skin e il Sante Mineral.
“Buono” ottiene il correttore Essence Camouflage e il Catice Liquid.
“Bocciate” invece tutte le marche note analizzate dal test:
- Maybelline Super Stay Active correttore 05
- Douglas Ultimate
- L’Oréal Infallible 24H
- Mac Studio Fix
- Manhattan The multi-tasker
- Max Factor Faceinfinity All Day
- Nyx Can’t Stop
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Fonte: Ökotest
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