Qual è la migliore città in cui vivere in Italia per i giovani?

Di classifiche sulla qualità della vita nelle città ce ne sono tantissime. In altri nostri articoli, infatti, abbiamo confrontato la classifica attesissima del Sole 24 Ore che stila una lista delle migliori e delle peggiori città d’Italia secondo una serie di indagini qualitative e quantitative.

La classifica, inoltre, distingue le città per bambini, giovani e anziani per cui oggi ci concentriamo sulla fascia di mezzo, quella dei giovani che sono più disposti a spostarsi, a cambiare vita e, perché no, anche a cambiare lavoro.

Dopotutto oggi per fare un trasloco ti bastano tre elementi: un furgone come quelli di Europcar per spostare le tue cose, un amico che ti aiuti e un posticino accogliente in cui soggiornare. Grazie alle nuove offerte di furgoni e alle procedure semplificate non devi fare altro che prenotare la data di partenza, caricare il tuo mezzo e partire alla volta della nuova città in cui andrai a vivere.

Le migliori città per i giovani: ecco quali sono

Stando alla classifica, le migliori città in cui i giovani vivono in Italia sono Piacenza, Ferrara, Ravenna, Vercelli e Cremona. Lo avresti mai detto? Come si potrebbe spiegare l’assenza delle grandi metropoli da questa classifica? Come già spiegato in questo nostro articolo, la classifica del Sole 24 Ore è di tipo qualitativo, motivo per cui è rivolta a misurare la qualità della vita.

Questo valore si può analizzare da tanti punti di vista tra cui il costo della vita, gli affitti, la facilità di trovare lavoro o la presenza nei dintorni di attività di divertimento. Ebbene, queste cinque città appena menzionate sembrerebbero offrire tutto ciò che un giovane che inizia una nuova vita possa desiderare: facilità di accesso, costi alla mano e divertimento.

Cambiare città oggi è diventata una vera e propria tendenza

Un po’ lo si fa per trovare alternative a ciò che offre la patria di origine. Molti altri giovani, invece, lo fanno per migliorare la qualità della vita, abbattere i costi e, soprattutto, sfruttare meglio l’eventualità di lavorare in smart.

Prima eravamo molto più legati al luogo di lavoro rispetto ai tempi attuali, tant’è che era proprio il contratto ad influenzare la scelta della città in cui avremmo traslocato. Oggi i datori di lavoro hanno compreso che, per tantissime mansioni, è possibile mantenere un rapporto lavorativo a distanza e, quindi, le persone giovani migrano in cerca di città di provincia dove si viva bene e, per l’appunto, si possa lavorare in tranquillità.

La classifica del Sole 24 Ore: cinque province “inaspettate”

Le cinque città della classifica de Il Sole 24 Ore sono l’esatta sintesi di ciò che cercano i giovani di questi tempi. Non sono città grandi e costose come Roma e Milano, dove un monolocale arriva a costare fino a mille euro al mese con spese escluse.

Ciò nonostante sono realtà locali che offrono movida, buon cibo, facilità di inserimento e servizi efficienti oltre che digitalizzati. Per affrontare un cambiamento del genere, l’unico consiglio che ci sentiamo di offrire è quello di non aver paura di partire, di liberarti delle vecchie “cose” che non usi più, di cambiare aria.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook