Ancora troppi morti sul lavoro: i numeri di un’emergenza in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro

In occasione della Giornata Internazionale per la Sicurezza sul Lavoro, facciamo luce su una vera e propria emergenza che miete ogni anno centinaia di vittime

Come ogni anno, domani 28 aprile si celebra la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.

Istituita nel 2001 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), questa ricorrenza ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema cruciale della sicurezza nei luoghi di lavoro e commemorare le vittime degli incidenti e delle malattie professionali.

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I numeri del fenomeno in Italia

In Italia, la situazione è purtroppo drammatica: i dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, tracciano un quadro allarmante.

Solo nel 2023, si sono registrate 799 morti sul lavoro, con un’incidenza di 34,6 decessi ogni milione di lavoratori – un dato che colloca l’Italia tra i Paesi con i più alti tassi di mortalità lavorativa in Europa.

Le regioni più colpite sono quelle del Sud Italia, con Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria che presentano un’incidenza di morti superiore del 25% rispetto alla media nazionale – un dato che evidenzia un divario preoccupante tra le diverse aree del Paese.

A destare ancora più preoccupazione è la situazione dei lavoratori stranieri, spesso sfruttati e malpagati nelle fabbriche o nei campi: essi corrono un rischio di morte sul lavoro più che doppio rispetto agli italiani.

Nel 2023, infatti, si sono registrati 155 decessi tra i lavoratori stranieri, con un’incidenza di 65,3 morti ogni milione di occupati, contro i 31,1 degli italiani.

Ripensare il mondo del lavoro

Non è (più) possibile morire per il lavoro e, di fronte a questi numeri drammatici, è evidente la necessità di un’azione urgente e concreta.

Celebrare domani la Giornata Mondiale della Sicurezza sul Lavoro significa lanciare un monito per tutti gli attori coinvolti – datori di lavoro, lavoratori, istituzioni e parti sociali:

  • è necessario rafforzare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, investendo in formazione, controlli e misure di sicurezza adeguate
  • un ruolo fondamentale spetta alle aziende, che devono mettere al centro la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, adottando modelli organizzativi virtuosi e responsabili
  • le istituzioni, da parte loro, devono potenziare i sistemi di vigilanza e controllo, semplificare le procedure burocratiche e promuovere una maggiore collaborazione tra i diversi enti preposti
  • infine, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, affinché cresca la consapevolezza dell’importanza della sicurezza sul lavoro e si faccia pressione per un cambiamento concreto.

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Fonte: Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering

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