Studiare biologia, molto più che imparare a prendersi cura della natura

Nei prossimi anni i biologi saranno una delle figure professionali più richieste e hanno avuto un ruolo chiave anche nella lotta contro il coronavirus.

Avete mai pensato a una carriera da biologi? Ebbene, a quanto pare è uno dei mestieri del futuro, difatti la domanda è in costante crescita, anche perché, a differenza di quel che si pensa, di biologi ne esistono innumerevoli tipologie.

Ci sono biologi della salute che si occupano di genetica e riproduzione assistita, biologi della salute ambientale specializzati in sicurezza alimentare, disinfezione, controllo qualità, altri focalizzati sulla sostenibilità, altri ancora dediti alla cosiddetta bioinformatica, e non è finita qui.

Non si tratta quindi di professionisti dediti esclusivamente allo studio e alla cura della natura, perché la biologia ha moltissimi campi di specializzazione: genetica, biologia molecolare e cellulare, ecologia, fisiologia, cambiamenti climatici, sostenibilità e altro ancora. Tant’è che la loro figura professionale si è rivelata molto importante anche nella lotta contro il coronavirus.

A lavorare alla ricerca di vaccini, farmaci e antivirali in grado di sconfiggere il Covid-19 sono stati infatti moltissimi biologi, insieme ad altre figure professionali. E molti di loro sono specializzati proprio in virologia, immunologia, parassitologia e altri ambiti fondamentali da studiare per il futuro.

Ma come si diventa biologi? Innanzitutto è fondamentale acquisire una laurea in Biologia e integrarla successivamente con un master nei campi di proprio interesse che, come abbiamo visto, sono molteplici. Anche se negli ultimi anni sono stati introdotti a livello universitario anche percorsi più mirati, per chi per esempio vuole da subito specializzarsi in un certo ambito, come la biochimica , la biotecnologia, la biomedicina. Tra i più richiesti biologia della salute, biologia della salute ambientale, ma anche bioeconomia e bioinformatica.

Per quanto riguarda i biologi della salute, essi operano in cliniche e ospedali, nei servizi di biochimica, immunologia, microbiologia e genetica, accanto ad altre figure professionali come i medici, i farmacisti, i veterinari.

I biologi ambientali studiano la struttura degli ecosistemi, analizzano in che modo muta la biodiversità, cercano di capire come le varie attività umane e climatiche possono impattare sull’ambiente. Profilo professionale senz’altro utilissimo visti i cambiamenti in corso!

E poi c’è la biotecnologia, dove gli organismi viventi vengono utilizzati per sviluppare prodotti e procedure di analisi biomediche o ambientali, batteri e cellule vengono impiegati per produrre vaccini, animali e piante vengono geneticamente modificati per migliorare la loro capacità di produzione di proteine o la loro resistenza a parassiti e specifiche condizioni ambientali. E queste sono solo alcune delle specializzazioni possibili!

Peccato che ancora diversi paesi non investano abbastanza nella ricerca, inducendo gli scienziati a trasferirsi altrove, dato che si sentono poco riconosciuti sia dal punto di vista economico che sociale. Considerata la loro importanza, e la crescente necessità di queste figure cruciali per il futuro di tutti noi, sarebbe proprio il caso di iniziare a valorizzarli, da tutti i punti di vista.

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