Il “pelliccia-gate” torna a Sanremo: cos’è successo tra Emma Marrone e Naike Rivelli (e quali sono i precedenti)

Al Festival di Sanremo si torna a parlare di pellicce, questa volta per un botta e risposta che ha coinvolto Naike Rivelli e la cantante Emma Marrone

È iniziata la settimana sanremese e ovviamente non poteva farlo senza polemiche, come da sempre il Festival ci ha abituato. Una delle tante riguarda quella che potremmo definire “pelliccia della discordia”. Le protagoniste sono state Rivelli e Emma Marrone.

Tutto è cominciato da un post caricato dalla cantante sui social in cui la vediamo all’interno di un ascensore mentre indossa una pelliccia azzurra. Il video era pensato per promuovere il suo pezzo “Apnea” con cui sarà in gara sul palco dell’Ariston. Tuttavia c’è chi non si è concentrato sulla musica, quanto sul suo abbigliamento.

Parliamo di Naike Rivelli. La figlia di Ornella Muti non ha gradito la pelliccia che ha reputato vera e ha deciso di attaccare frontalmente la cantante con toni piuttosto bruschi, scrivendo tra i commenti:

Ma è fatta di animali questa roba addosso a questa?

Emma ha assicurato che la pelliccia è finta

Chiaramente vedersi apostrofare in questo modo non è piaciuto ad Emma, che ha replicato prontamente con evidente fastidio e con un pizzico di sarcasmo che la contraddistingue scrivendo:

Questa si chiama Emma piacere di conoscerti. La pelliccia è ovviamente e visibilmente finta. Amo molto gli animali e li rispetto. Un bacino tesoro.

Altrettanto prontamente è arrivata la risposta della Rivelli che ha ricevuto parecchie critiche da parte dei fan di Emma e non solo per il modo in cui si era rivolta alla cantante:

Perdonami cara, non volevo offendere. Non ti ho riconosciuta nella foto piccola. E perdonami ma la pelliccia sembra vera, non sono un’esperta. Grazie mille della risposta, e perdonami si ti ho offeso. Ti seguo e ti stimo. Consiglio da amica, visto che oggi sono in pochi a indossare le pellicce finte, sarebbe tanto bello se lo metti nei tag, sarebbe una grande cosa per noi animalisti.

I precedenti: Laura Perego e Arisa

Il botta e risposta si è placato qui, con Emma che – dopo essersi difesa – ha preferito non dare adito ad altre polemiche. Polemiche che però su questo tema ce ne sono state a decine nel corso degli anni. Il tema è infatti parecchio dibattuto e, vuoi per il look delle cantanti, vuoi perché Sanremo è un palco in cui tutto ha più rilevanza, più volte è tornato fuori anche in diretta televisiva.

Un caso tra tanti è quello di Laura Perego, pornostar siciliana, che nel Festival di Sanremo condotto da Paolo Bonolis nel 2009 è riuscita non si sa come a farsi beffe della sicurezza e a salire sul palco dopo essere entrata all’Ariston pagando un regolare biglietto.

Il tutto è accaduto come detto in diretta e la Perego si è presentata vestita di solo body painting e di un perizoma vero per protestare contro le pellicce. Volontaria e testimonial di Gaia Onlus, ha urlato “No alle pellicce di animali selvatici e rari” alla platea presente e a quella televisiva.

E ancora Arisa nel dicembre 2014, poco prima di condurre il Festival insieme a Carlo Conti (e guarda caso proprio ad Emma), era stata al centro delle polemiche per aver postato su Facebook (post poi rimosso) una foto con indosso una pelliccia anni ‘80 con cui aveva augurato buone feste.

Piuttosto che gli auguri, però, aveva ricevuto centinaia di commenti al vetriolo da parte di animalisti e non per via di quella pelliccia. La cantante aveva provato a giustificarsi sostenendo che fosse un regalo da parte della mamma e della zia che – a suo dire – non aveva certo i soldi per comprare una pelliccia vera a causa delle ristrettezze economiche.

Spiegazioni che non avevano però convinto, tanto che alla fine Arisa si era vista messa alle strette e aveva preferito optare per delle classiche scuse promettendo di non mettere più pellicce. Queste erano state le sue parole:

Alcuni vostri post mi hanno fatta riflettere. Prendo atto e cambio idea. Niente più pellicce… Vintage o nuove che siano. Promesso.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook