Intelligenza artificiale nella musica: ecco il primo disco in italiano e in inglese composto (anche) da Chat GPT e AIVA

La band The Pillheads ha dato vita ad un disco duettando con l’intelligenza artificiale sia nella scrittura del testo che nella composizione musicale

Può l’intelligenza artificiale scrivere un disco? A quanto pare sì perché è quello che hanno fatto i The Pillheads. Stiamo parlando della prima rock band italo-inglese che non solo ha inciso un disco con la collaborazione dell’IA, ma ha anche duettato con lei sia nella composizione musicale che nella scrittura del testo.

Ciò che ne è venuto fuori potremo scoprirlo a fine giugno, con l’arrivo del singolo “Sei una mente creativa?”. Ne usciranno due versioni, una in inglese e una in italiano e ci sarà anche il videoclip annesso. Ma come hanno realizzato questo progetto?

Il procedimento creativo si si è avvalso di Chat GPT per il testo e di AIVA per la musica, che genera dei file audio inseriti nella composizione. Inutile dire che la differenza tra il procedimento compositivo umano e quello artificiale è netta. Il primo è durato un paio di giorni, il secondo pochi secondi.

Creatività, ma non troppa per l’IA

E già qui arriviamo al primo punto: la rapidità dell’intelligenza artificiale. È sbalorditiva. Inoltre ha una caratteristica: tutto ciò a cui dà vita è irripetibile. Il motivo? Se le chiedi di generare un testo o una parte musicale sullo stesso tema, ne crea uno simile certo, ma mai uguale.

È dunque una produzione anti-cover, per certi versi più fantasiosa di quella umana. Se l’intelligenza artificiale non corre il rischio di trasformarsi in una tribute band, d’altra parte ha i suoi limiti creativi. Il complesso sistema di algoritmi che la alimenta, infatti, prende sempre spunto da prodotti mainstream.

C’è da dire inoltre che la parte suonata dai musicisti con strumenti tradizionali come chitarra, basso e batteria è di gran lunga superiore rispetto a quella artificiale, non solo dal punto di vista compositivo, ma anche da quello sonoro.

L’intelligenza artificiale ha limiti evidenti nel fonema

Per il momento quindi possiamo ancora stare tranquilli: il futuro della musica è ben saldo nelle mani di band “reali” e compositori in carne ed ossa. Anche la parte di voce femminile cantata dall’intelligenza artificiale ha dei limiti evidenti nel fonema in lingua italiana. Limiti che però non riscontriamo nella lingua inglese.

Da parte loro, i Pillheads assicurano che si trattava solo di un esperimento, tanto che la band ancora si avvale di apparati puramente analogici nella registrazione dei propri dischi. A conferma di ciò, nell’autunno 2023 uscirà un doppio album in vinile con inserito un 45 giri in vinile con le due versioni del singolo umano e artificiale.

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Fonte: Spettakolo

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