Roberto Vecchioni piange per gli studenti presi a manganellate: “non deve succedere, noi non siamo così”

Continua la condanna unanime alla reazione violenta della polizia durante i cortei pro Palestina: dopo la reazione di Mattarella, arriva la commozione di Roberto Vecchioni

Ciò che è successo a Pisa e a Firenze, dove la polizia ha fatto uso di manganelli contro gli studenti durante i cortei pro Palestina, è umanamente inaccettabile. Immagini che lasciano tutti noi sotto shock e attoniti a chiedersi come sia possibile che accadano in un Paese come l’Italia che (dovrebbe) garantire la libertà di espressione.

Emblema dell’incredulità che ha attraversato chiunque è il noto cantautore e professore Roberto Vecchioni, una persona che con i giovani lavora da una vita intera e che ha manifestato il suo sconcerto e la sua tristezza di fronte a quei video.

Vecchioni è arrivato a commuoversi fino alle lacrime dopo aver visto quanto accaduto nel corso della trasmissione In altre parole su La7, dove il cantautore è ospite fisso. Vecchioni ha definito inaccettabile quanto accaduto e si è mostrato amareggiato davanti alle immagini degli scontri.

L’emozione di Vecchioni

Dopo la trasmissione di un video che mostrava la violenza della polizia nei confronti degli studenti, il cantautore ha dichiarato di non poter accettare tali scene, affermando che non dovrebbero verificarsi e che la società non dovrebbe permettere che cose del genere accadano.

Ha sostenuto, con la voce rotta dall’emozione:

Non sono cose da vedere queste. Anzi si devono vedere, ma non sono cose che possono succedere. Non devono succedere, noi non siamo così.

Massimo Gramellini, un altro degli ospiti della trasmissione, ha condiviso anch’egli il suo sgomento e la sua incredulità, definendo la reazione della polizia sproporzionata e affermando che la giovane generazione viene spesso giudicata come apatica e disinteressata, ma poi quando si alza per esprimere il proprio dissenso in modo non violento viene repressa con l’uso dei manganelli.

Anche il Presidente Mattarella è intervenuto contro gli scontri

La condanna degli scontri è stata forte anche da parte del Presidente Sergio Mattarella. Come reso noto da un comunicato del Quirinale, Mattarella ha contattando il Ministro dell’Interno e gli ha fatto presente che:

l’autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni.

Il comunicato si è chiuso con un giudizio netto, segnando una chiara condanna di quanto avvenuto ed esprimendo in poche parole il pensiero di tutti noi:

Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.

Fonte: LA7

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