Muore Teresa, l’ultimo abitante di Braia. Il borgo diventa ufficialmente un paese fantasma

Morta l'ultima abitante di una frazione di Pontremoli, oramai abbandonata del tutto.

Con la morte della signora Teresa, Braia, una frazione di Pontremoli in provincia di Massa-Carrara, è rimasta completamente disabitata

È un po’ l’emblema di ciò che sta accadendo in questi ultimi anni: le campagne e i piccoli borghi si spopolano, a discapito di scrigni di bellezza che solo in Italia abbiamo. Teresa Pini, 85 anni e un bel caratterino testardo, era l’ultima abitante di Braia, un frazione di Pontremoli, nel cuore della Lunigiana.

Per anni i suoi cari l’hanno invitata a “scendere giù”, ad andare via da quel posto ormai deserto vicino al passo del Brattello, ai confini con l’Emilia Romagna, che tutti avevano lasciato per un luogo “migliore”, spesso all’estero.

Ma Teresa non ne hai mai voluto sapere e così si è spenta all’Istituto Cabrini di Pontremoli, dove era stata portata per alcune complicazioni. Per oltre 20 anni è stata l’unica custode del paese, abitato solo in estate con il ritorno degli emigrati e saltuariamente da chi possiede ancora la casa degli avi.

Ha abitato a Braia senza telefono e solo in compagnia di un caneha detto un amico della signora. Insieme hanno sorvegliato le antiche mura nel silenzio e nel segno della memoria. Ad accompagnarla a Pontremoli per una malattia era stato un conoscente: era andato a prenderla in auto. Ma ogni tanto ci tornava”.

Insieme a Teresa, insomma, si spegne quell’antico agglomerato di case di pietra in quella parte di Pontremoli che in molti hanno abbandonato nella seconda metà dell’Ottocento per cercar fortuna in diverse parti del mondo.

Come Braia, molte altre frazioni sono accomunate dallo stesso destino. Molti borghi hanno risollevato le proprie sorti, come il caso di Borgotufi, dove case disabitate e vecchie stalle si sono trasformate in un albergo diffuso, altri prevedono dei contributi per le famiglie. Ma altri ancora, e sono i più, tra monti, colline e campagne disabitate rischiano di scomparire del tutto.

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Germana Carillo

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