Quanto ci assomiglia il nostro partner? Molto più di quello che immaginiamo, secondo questo studio

Scegliamo un partner molto più simile a noi di quello che crediamo, come dimostra questo studio che abbraccia quasi due secoli di relazioni sentimentali

Secondo il proverbio, in amore gli opposti si attraggono: proprio la diversità di opinioni, di estrazione sociale, di abitudini e di credo politico o religioso è ciò che dà colore e unicità a una relazione, e che le permette di durare nel tempo.

Ma è davvero così? A smentire questa credenza popolare è un nuovo studio, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Nature Human Behaviour, che dimostra quanto in realtà siano simili i partner in una coppia.

Lo studio

Secondo i ricercatori, le similitudini tra i due membri di una coppia sono la regola, non l’eccezione: la maggior parte dei partner tende ad essere profondamente simile, condividendo fino all’89% dei tratti analizzati dai ricercatori – dal credo religioso ai valori politici, dal livello di istruzione a quello di esperienza sessuale, dal quoziente intellettivo alla predisposizione alla depressione e molto altro.

Per giungere a questa conclusione, hanno analizzato le abitudini e le caratteristiche di un massiccio campione di coppie attraverso i dati raccolti in studi risalenti all’inizio del secolo scorso.

A questi hanno aggiunti i dati raccolti dalla UK Biobank, una banca dati britannica che contiene informazioni genetiche, sanitarie e comportamentali di oltre mezzo milione di residenti nel Regno Unito.

Fra tutti i dati raccolti, sono stati scelti 133 tratti fisici e comportamentali delle singole persone all’interno della coppia – come il livello di istruzione, la propensione al consumo di alcol e sostanze stupefacenti, il peso e così via.

Di tutti i tratti studiati dai ricercatori, i cosiddetti tratti passivi – quelli demografici che non dipendono dall’azione della persona (come l’anno o il luogo di nascita) – tendono ad essere quelli in cui i partner dimostrano una maggiore somiglianza.

Altri tratti, come il credo religioso o l’impegno politico, sono scelti intenzionalmente dai due partner. Non sorprende che, nel secolo scorso (a cavallo fra le guerre mondiali), i valori politici abbiano ottenuto punteggi elevati, con la maggioranza delle coppie che mostra una profonda convergenza sulle su questioni politiche e sociali.

Interessante è la similitudine per quanto riguarda la sfera della sessualità, in particolare l’età in cui i partner hanno avuto il primo rapporto sessuale: anche in questo caso, la convergenza è piuttosto alta, con i due partner che condividono (più o meno) un bagaglio di esperienze sessuali simile.

Grande attenzione, infine, alla similitudine nelle cattive abitudini – consumo di alcol, tabagismo, uso di sostanze stupefacenti – con il tabagismo più comune ai due partner rispetto al consumo di alcol.

Qui, più che trattarsi di un “affinità” precedente all’inizio della relazione, si tratta piuttosto di un comportamento malsano di un partner che finisce per “contagiare” anche l’altro.

Per quanto riguarda i tratti fisici, essi non sarebbero così simili quanto quelli comportamentali, tuttavia delle somiglianze fisiche fra i partner esistono e non sono da sottovalutare.

In generale, persone alte tendono a scegliere un compagno alto e persone basse preferiscono un compagno basso; qualcosa di simile vale per il peso. Condizioni psicologiche ed emotive, invece, sembrano rappresentare solo una blanda somiglianza fra i due partner.

Solo tre tratti – difficoltà uditiva, tendenza a preoccuparsi e abitudini di sonno – non dimostrano similitudine fra i partner e, di conseguenza, non sembrano fattori importanti nella scelta del proprio compagno di vita.

Conclusioni

Insomma, come abbiamo visto, il grado di somiglianza fra partner è davvero elevato per atteggiamenti sociali, livello di istruzione, propensione all’uso di sostanze stupefacenti e per alcuni tratti fisici.

La tendenza umana a stabilire una relazione con un partner simile per tutti questi tratti rappresenta uno svantaggio per lo sviluppo della specie, poiché limita la varietà dei caratteri genetici.

Per esempio, se le persone si classificano in base all’altezza, ciò può portare a una generazione successiva di più persone all’estremità inferiore e superiore dello spettro di altezza; allo stesso modo, i tratti psicologici negativi possono essere trasmessi più facilmente ai figli se entrambi i genitori ne soffrono.

E ancora, quando persone altamente istruite – spesso benestanti – iniziano una relazione che porta alla creazione di un nuovo nucleo familiare, il divario socioeconomico può ampliarsi.

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Fonte: Nature Human Behaviour

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