Un senatore USA lotta contro la depressione: l’Aula “allenta” il codice di abbigliamento per farlo sentire più a proprio agio

Un caso che sta facendo discutere, ma che dovrebbe far scuola: ai senatori USA viene permesso di vestirsi in modo meno formale per aiutare John Fetterman, che sta lottando contro la depressione, a sentirsi più a suo agio

I membri del Senato degli Stati Uniti non saranno più tenuti a seguire un codice d’abbigliamento formale durante le sessioni legislative. Il leader della maggioranza al Senato, il democratico Chuck Schumer, ha annunciato che il personale responsabile del mantenimento del decoro non farà più rispettare la tradizione dell’abbigliamento elegante in aula.

Una decisione presa per una buona causa, ovvero per fare sentire più a proprio agio uno dei senatori. Ad influenzare questa scelta è stato infatti il benessere psicologico del democratico John Fetterman, nonostante la cosa non sia stata esplicitamente menzionata.

Ritornato dall’ospedale in primavera, dopo un ricovero di sei settimane per depressione, gli era stato permesso di vestirsi in modo casual, a meno che non entrasse nell’Aula vera e propria (è tradizione che si possa votare dalla soglia, con un piede nella stanza adiacente del guardaroba).

Da quel momento spesso si presenta in felpa e pantaloni corti al Senato, anche per le conseguenze di un grave ictus che lo ha colpito durante la campagna elettorale e di cui ne risente ancora gli effetti a livello fisico.

Le regole di abbigliamento si stavano già allentando

Va notato che non c’era mai stato un obbligo formale nel codice di abbigliamento per i membri del Senato, ma per consuetudine gli uomini tendevano a indossare completi con cravatta, mentre le donne sceglievano abiti o giacche con spalle coperte.

Negli ultimi anni, questa pratica si era già allentata, con l’ammissione di abiti meno formali, inclusi quelli senza spalline per le donne. Nel 2019, la Camera aveva aggiornato le sue regole per consentire l’uso in aula dell’hijab, il velo islamico, indossato dalla deputata Ilhan Omar, la prima donna musulmana eletta al Congresso degli Stati Uniti.

Schumer ha dichiarato che fino a questo momento era in vigore un codice informale di abbigliamento al Senato, ma ora i senatori saranno liberi di scegliere come vestirsi. Ha specificato che la regola riguarderà solo i senatori, non il resto del personale.

In passato ci sono stati casi in cui il dress code informale del Senato è stato violato, come quando il senatore repubblicano Ted Cruz si è presentato a una votazione indossando pantaloncini e scarpe da ginnastica dopo una partita di basket, o quando la senatrice Kyrsten Sinema ha presieduto una seduta indossando una maglietta nera sotto un gilet di jeans.

La decisione ha diviso, con il web che ha apprezzato

L’annuncio di Schumer ha ricevuto reazioni contrastanti da parte dei senatori. Alcuni conservatori hanno espresso critiche asserendo che si tratti di un disonore per l’istituzione, mentre altri sembrano apprezzare la maggiore libertà di scelta nell’abbigliamento sostenendo come non sia questo aspetto ad inficiare il buono o cattivo operato di un politico.

Molti utenti del web, invece, hanno apprezzato questa decisione, ritenendolo un buon modo di venire incontro a chi ha difficoltà psicologiche e per cui anche i più piccoli dettagli possono fare la differenza. È stata gradita anche l’attenzione verso la depressione, tematica che purtroppo in molti altri Paesi (come il nostro) è sottovalutata o peggio ancora stigmatizzata.

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