Questo ragazzino ha illuminato i rifugi di Gaza con l’energia eolica (il perché ti commuoverà)

Nonostante abbia solo 15 anni e scarse capacità, è riuscito ad illuminare i rifugi per sfollati a Rafah, a Gaza, utilizzando l’energia eolica e sfruttando gli strumenti più elementari

Il quindicenne Hussam Al-Attar, che era uno studente della scuola Jabel Mukaber nel nord di Gaza prima che Israele lanciasse la sua devastante guerra il 7 ottobre, si è ritrovato con la sua famiglia senza casa dopo essere dovuto fuggire dalle loro case nell’area di Beit Lahia verso Al-Nasr, e poi verso Khan Yunis a piedi, fino a finire a Rafah, vicino al confine con l’Egitto.

Qui ha avuto un’idea: illuminare i rifugi grazie all’energia eolica, generando elettricità dal vento utilizzando gli strumenti più elementari tanto da meritarsi il soprannome de “il Newton di Gaza”. Tutto è partito dal fatto di aver visto solamente paura negli occhi dei suoi nipoti, chiusi nel buio della tenda.

Così ha avuto l’intuizione di approfittare del vento, che solitamente qui viene visto come qualcosa di negativo dato che si infiltra nel corpo dei bambini, stremandoli con la fatica e la malattia, e di trasformarlo in una fonte di calore e di calore.

Ha acquistato i materiali al mercato

L’adolescente è stato in grado, nonostante la scarsità di capacità, di creare ventilatori che generano un po’ di elettricità attraverso generatori di corrente. Nei tanti video che circolano in rete su di lui, si vede il ragazzino palestinese installare spine elettriche, spiegando di aver acquistato materiali per la sua invenzione dal mercato.

Poi ha installato una piccola turbina eolica che si muove col vento sulla superficie della tenda ed è riuscito ad illuminare le tende, portando di nuovo speranza tra i rifugiati. Sua madre è orgogliosa dei risultati ottenuti dal figlio e ha raccontato che aveva talento fin da piccolo.

Amava giocare con tutto ciò su cui poteva mettere le mani e ha creato qualcosa di utile dal nulla, e anche le famiglie si sono rivolte a lui per riparare i loro strumenti elettrici. La madre di Hussam spera di vederlo come un grande inventore che porterà benefici alla sua comunità e alla sua causa, divenendo uno dei tanti simboli di una generazione che sta cercando la vita in mezzo all’oscurità e alla morte.

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