Princess Okokon, ex vittima di tratta e attivista, ha vinto il Premio per la Pace della città di Ypres

Princess Okokon ha fondato la onlus PIAM (Progetto Integrazione Accoglienza Migranti) che si occupa di lotta contro la tratta e per l’emancipazione delle vittime, operando tra Italia e Nigeria

Princess Okokon, cofondatrice della onlus astigiana PIAM (Progetto Integrazione Accoglienza Migranti), ha vinto il prestigioso Premio per la Pace della città di Ypres in Belgio, uno dei principali riconoscimenti al mondo in campo umanitario.

Okokon da vent’anni è attiva nell’ambito della lotta contro la tratta e per l’emancipazione delle vittime, portando avanti la sua missione in Italia e in Nigeria. La giuria del Premio per la Pace di Ypres ha selezionato Princess Okokon tra altre 5 candidature, riconoscendo il suo percorso straordinario.

Il percorso di Princess Okokon

Da ex vittima di tratta, Okokon è riuscita a emanciparsi e ha dedicato la sua vita ad aiutare altre donne a fare lo stesso. Cresciuta in Nigeria, è stata ingannata e costretta a prostituirsi in Europa per ripagare un debito di 50.000 dollari.

Nonostante le avversità, ha trovato la forza di liberarsi e ha avviato un’organizzazione, PIAM Onlus, per sostenere donne e ragazze vittime di tratta in Italia e in Nigeria. PIAM è nata ad Asti grazie al lavoro di Princess Okokon e di Alberto Mossino 23 anni fa. Nel tempo è diventata una delle realtà più attive in Italia nel campo del contrasto alla tratta, accogliendo oltre 1200 persone.

Nel 2020 Okokon ha fondato in Nigeria anche The Liberated Women, un progetto per supportare le donne con finanziamenti per avviare attività, condurre una vita indipendente, pagare la scuola per i figli, cercando di impedire che cadano nelle mani dei trafficanti.

Tutti i vincitori del Premio per la Pace di Ypres

Il Premio per la Pace di Ypres viene conferito in un luogo particolarmente significativo, dato che Ypres è stata teatro di alcune delle battaglie più cruente della Prima Guerra Mondiale. La città è ora un centro attivo per la promozione della cultura della pace.

Il premio è conferito ogni 3 anni a coloro i quali si sono distinti nel loro impegno per la pace. Un percorso che si snoda tra candidature e votazioni e che ha l’obiettivo di riconoscere la dedizione a favore della pace di organizzazioni, persone e attivisti, e diffonderne il messaggio portandoli a incontrare gli studenti e le scuole della città.

Il Premio per la Pace è stato assegnato per la prima volta nel 2002 all’organizzazione olandese War Child, che lavora nelle aree post-conflitto con i bambini. Hanno poi vinto suor Helen Prejean, cattolica americana impegnata contro la pena di morte, l’afghana Sima Samar che lavora per i diritti delle ragazze e il medico congolese Denis Mukwege che supporta le vittime di stupro.

E ancora la giovane attivista pakistana che lotta per il diritto all’istruzione Malala Yousafzai, l’organizzazione The White Cascos al fianco delle vittime della guerra in Siria e la campagna Stop Killer Robots per fermare la privatizzazione delle armi dotate di intelligenza artificiale.

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Fonte: PIAM

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