La storia della creazione in chiave vegan friendly: la PETA riscrive le Genesi della Bibbia con l’aiuto di Chat GPT

Nella versione vegana della Bibbia generata dall’intelligenza artificiale della PETA, gli animali sono chiamati “esseri” anziché “bestie” e le piante sono usate per i vestiti al posto delle pelli animali

ChatGPT sta rivoluzionando il mondo della scrittura e in questo caso è stato usato per un motivo singolare. La PETA lo ha infatti sfruttato per dare una svolta “vegan- friendly” al Libro della Genesi, per ricreare la storia e “inviare un messaggio imperdibile sui diritti degli animali, pieno di insegnamenti vegani”.

In che modo? Nella versione vegana della Bibbia della PETA, gli animali vengono chiamati “esseri” anziché “bestie” o “creature” e per i vestiti si usano piante come la canapa e il bambù anziché pelli di animali, perché “nessuno con un minimo di moda o senso morale indosserebbe pelli di animali nel XXI secolo”.

Alcuni cambi della storia per renderla “vegan friendly”

Oltre che cambi di vestiti e di termini, ci sono anche modiche nella storia vera e propria raccontata nella Genesi. Nel capitolo 22, infatti, Abramo si reca nella terra di Moriah. Nella versione “classica” è lì per macellare un ariete per dimostrare la sua fede.

Nella “nuova” versione realizzata con ChatGPT per volontà della PETA, invece, niente macellazione. Piuttosto “fa amicizia con un agnello gentile per mostrare la sua riverenza e il suo rispetto per la creazione di Dio”.

Inoltre nella versione della PETA del capitolo 21 della storia della creazione, Abramo e Sara – che avevano rispettivamente 100 e 90 anni quando concepirono il loro figlio Isacco – adottano anche un cane di nome Herbie. Si legge:

Mentre camminavano con Herbie, Sarah e Abramo pensarono all’importanza di adottare cani da rifugi e organizzazioni di soccorso piuttosto che acquistarli da allevatori. Hanno parlato di come l’acquisto di un cane o di un gatto da un allevatore o da un negozio di animali contribuisca alla crisi della sovrappopolazione degli animali da compagnia, dato che innumerevoli cani e gatti nei rifugi aspettano case amorevoli mentre gli allevatori continuano a produrre più cuccioli e gattini per profitto.

Si punta ad attrarre gli attivisti per i diritti degli animali tra la Gen Z

Secondo il comunicato stampa dell’organizzazione, la PETA spera che la sua versione “cruelty-free” della Bibbia possa attrarre il 73% della Generazione Z che si identifica come attivista per i diritti degli animali.

La presidentessa della PETA Ingrid Newkirk ha commentato così la decisione di riscrivere il testo biblico sotto forma vegana:

La Bibbia è stata a lungo usata per giustificare tutte le forme di oppressione, quindi abbiamo usato ChatGPT per chiarire che un Dio amorevole non approverebbe mai lo sfruttamento o la crudeltà nei confronti degli animali. Dio ha impiegato solo sei giorni per creare il mondo intero, ma ci siamo resi conto che ci sarebbero voluti anni per riscrivere l’intera Bibbia, per questo abbiamo iniziato solo con il primo libro.

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