Lussinpiccolo, la città croata festeggia il nuovo anno senza fuochi d’artificio: denaro destinato ad ambulanze e scuole materne

Ha salutato l'arrivo 2020 senza fuochi d'artificio perché i fondi che sarebbero dovuti servire per comparare i botti da sparare a Capodanno, sono stati destinati all'acquisto di strumenti medici per un laboratorio medico cittadino e attrezzature per la scuola materna.

Ha salutato l’arrivo 2020 senza fuochi d’artificio perché i fondi che sarebbero dovuti servire per comparare i botti da sparare a Capodanno, sono stati destinati all’acquisto di strumenti medici per un laboratorio medico cittadino e attrezzature per la scuola materna. Succede a Lussinpiccolo (Mali Lošinj), nel bel mezzo del golfo di Augusta in Croazia che ha iniziato l’anno in bellezza facendo beneficenza.

I fuochi d’artificio non piacciono più a tanti. C’è più consapevolezza che oltre a causare ogni anno un bollettino pazzesco di feriti e addirittura morti, disturbano animali e inquinano l’ambiente. Così, tante città anche italiane hanno vietato i botti con delle semplicissime ordinanze (che non sono state sempre rispettate), ma c’è chi ha fatto un passo in più.

Vi avevamo già parlato di Banská Bystrica, la città slovacca che aveva deciso di destinare la somma che sarebbe servita per i giochi pirotecnici, ai cittadini di Prešov, nella Slovacchia orientale, vittime di una tragedia. In Croazia, invece, Lussinpiccolo quest’anno ha dirottato il denaro sul Centro sanitario e l’Istituto di medicina d’emergenza della città. Ma attenzione, non è un’idea dell’ultima ora: da un decennio i botti sono vietati e ogni volta si sceglie un ente benefico a cui destinare il denaro.

“Il nostro desiderio è che gli animali domestici che temono l’esplosione di ordigni esplosivi trascorrano una serata più tranquilla”, ha dichiarato il sindaco di Lussinpiccolo Ana Kučić.

“Onestamente non mi aspettavo questo interesse mediatico per qualcosa che c’era già passato, quest’anno abbiamo deciso di sostenere la chirurgia che può salvare i nostri bambini e non solo”.

Dunque, con gli stessi soldi, con cui si sarebbe fatto uno spettacolo fine a sé stesso, l’amministrazione ha comprato una macchina per gli esami del sangue da installare in un ambulanza, visto che il laboratorio medico nei fine settimana è chiuso e anche attrezzature didattiche per i bambini delle scuola materna di Lussinpiccolo.

Che dire, iniziative che speriamo diventino contagiose.

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