Escursionista in difficoltà individuato e soccorso grazie alle webcam per monitorare gli orsi in Alaska

Un escursionista è stato salvato da una squadra di soccorritori in un isolato parco nazionale dell'Alaska grazie alle webcam installate per osservare gli orsi bruni. Decisivo è stato però l'aiuto della rete, i cui utenti hanno lanciato l'allarme facendo partire le ricerche dopo aver visto le immagini in tempo reale

Sembrano la trama e la degna conclusione di un racconto avventuroso, ma quanto accaduto in un punto remoto dell’Alaska è incredibilmente reale. Nel Katmai National Park, riserva protetta dagli scorci selvaggi e incontaminati, alcuni ranger stavano controllando le webcam disseminate nell’area per il monitoraggio in tempo reale degli orsi bruni.

Qui vive una vastissima popolazione di plantigradi che si riunisce lungo il fiume Brooks per cacciare i salmoni. Gli esperti osservano il comportamento della specie come della fauna selvatica presente, ma non credevano che le fototrappole del parco potessero essere provvidenziali per soccorrere i viaggiatori.

Proprio attraverso una webcam, lo staff della riserva ha potuto rispondere alla richiesta di aiuto di un escursionista e localizzarlo nei pressi del Dumpling Mountain. L’uomo, visibilmente in difficoltà, sembrava essersi perso.

A notarlo per primo, tuttavia, non sarebbero stati i ranger quanto gli spettatori. Sul sito Explore.it, vengono infatti condivise le immagini catturate dalle webcam da più angolazioni. Gli utenti possono interagire commentando il contenuto assieme alla community.

Gli appassionati di natura hanno notato subito l’escursionista e avvisato il servizio di Explore, che a sua volta si è messo in contatto con il Katmai National Park per fornire assistenza all’uomo. La Bear Cam non riproduce l’audio, ma nella ripresa, tagliata e condivisa su Twitter dal profilo Explore.it, l’escursionista sembrava dire proprio “help”.

Lo staff del parco si è dato subito da fare per recuperare l’escursionista, cosa non facile visto che al Katmai National Park si può accedere quasi esclusivamente tramite barca o aereo. Il parco è aperto tutto l’anno, ma le condizioni metereologiche rendono la visita non priva di imprevisti e difficoltà. Il clima può cambiare in maniera repentina dal fiume alla montagna.

L’escursionista è stato preso in contropiede da precipitazioni e scarsa visibilità particolarmente insidiose in quel giorno. La squadra di ricerca del Katmai National Park è riuscita a ogni modo a raggiungerlo e a soccorrerlo. Mai prima d’ora la Bear Cam aveva assolto questo compito, ma i ranger sono felici che in questo paesaggio così isolato la webcam possa aver scongiurato il peggio.

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Fonte: Explore.it/Twitter

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