Le Antesterie duravano tre giorni ed erano dedicate ai morti e al dio Dioniso, celebrato con grandi bevute di vino. Vi potevano partecipare anche gli schiavi
![Antesterie](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2023/10/dioniso.jpg)
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Anche nell’antica Grecia esisteva una festa simile ad Halloween, parliamo delle “Antesterie” celebrate ogni anno nel mese di Anthesterion (febbraio-marzo) in onore di Dioniso e di Ermes Ctonio, divinità che accompagnava le anime dei defunti verso l’Ade. Grandi protagonisti dei tre giorni di festeggiamenti, particolarmente sentiti soprattutto ad Atene, erano il vino e i defunti.
Durante il primo giorno (Πιϑοιγία – “apertura delle botti”) i cittadini aprivano le botti iniziando a bere il vino immagazzinato nell’annata precedente in onore di Dioniso.
Il secondo giorno (Χόες – “boccali”) era un momento di grande allegria e i cittadini, inclusi gli schiavi, partecipavano a gare di bevute cui presiedeva l’arconte re. Ad Atene venivano anche celebrate le nozze sacre tra la moglie dell’arconte re e Dioniso attraverso un misterioso rito di fertilità.
Tuttavia il secondo giorno era anche considerato nefasto perché si credeva che gli spiriti risalissero dagli Inferi per tornare nel mondo dei vivi: la gente, impaurita, impiastricciava le porte di casa con la pece affinché gli spiriti vi rimanessero incastrati, e masticava foglie di biancospino per allontanare le forze maligne.
Il terzo e conclusivo giorno (Χύτροι – “pentole”) era dedicato ai morti: ogni famiglia cuoceva vari tipi di grano per offrirli a Ermes Ctonio. Per i morti si preparava invece la panspermìa, una torta impastata col seme di ogni pianta.
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FONTI: Britannica/World History Encyclopedia
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