Da Al Bano a Rocco Siffredi: i nomi proposti per il Quirinale sono uno schiaffo a tutti i cittadini italiani

Corsa al Quirinale: i nomi assurdi comparsi sulle schede agli scrutini non fanno ridere nessuno, sono una mancanza di rispetto per gli italiani che stanno vivendo uno dei momenti più drammatici di sempre 

Al Bano, Rocco Siffredi (qualcuno ci ha riprovato dopo che già nel 2013 fu “votato”), Claudio Baglioni, Sabrina Ferilli, Amadeus, Alberto Angela: questi sono soltanto alcuni dei nomi improbabili apparsi sulle schede nel corso dei primi tre giorni di votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. E oggi tra questi sono venuti fuori anche l’imprenditore Giovanni Rana, alcuni noti sportivi, tra cui l’allenatore di calcio Roberto Mancini, e politici deceduti da tempo come Aldo Moro e Bettino Craxi.

Tutto questo dovrebbe far ridere? No, forse potrà sembrare una trovata simpatica agli stessi elettori. Potrebbe far sorridere i ragazzini delle scuole medie (e forse neanche). Ma non fa ridere i cittadini italiani che chiedono serietà e rispetto, almeno in un momento così complesso e sconfortante come quello che stanno vivendo.

I grandi elettori ci prendono in giro – fa notare qualcuno, sfogandosi su Facebook – Possono permettersi di scherzare e perdere tempo mentre il paese va a rotoli, le ASL scoppiano, l’inflazione ci prosciuga, non c’è lavoro, le bollette aumentano e di conseguenza il costo della vita. Dovrebbero vergognarsi ma non hanno pudore!

Come dargli torto? Il comportamento adottato da chi dovrebbe dare il buon esempio è uno schiaffo al popolo italiano, che ha bisogno di stabilità e di punti di riferimento.

Che degrado, questi dovrebbero essere il meglio del Paese? I nostri rappresentanti? – scrive un altro utente sui social – Bisogna davvero sforzarsi a rispettare le istituzioni se questi sono coloro che dovrebbero rappresentarle e sono i primi a non rispettarle.

Su quest’assurda vicenda è intervenuto anche il cantautore Lorenzo Fragola:

Ma il fatto che i politici siano arrivati impreparati all’elezioni del presidente dalla repubblica, e che molti scrivano nomi assurdi facendo i simpatici, non è una totale mancanza di rispetto verso di noi? – si domanda in un tweet – C’è gente che soffre e non riescono a fare il loro lavoro seri

Quella dei voti dispersi o “voti burla” è una pratica ormai consolidata nel nostro Paese. E, nonostante dalla gran parte degli italiani sia considerata una vera e propria pagliacciata e mancanza di rispetto, c’è chi continua a fregarsene e a ad adottare questo atteggiamento infantile e ridicolo.

Il “caso” Siffredi

Il Rocco nazionale (consentitecelo) qualche giorno fa, ormai raggiunta l’età per essere eletto, si era ironicamente autocandidato, ricordando che già alle Quirinarie del 2013 il suo nome riecheggiò in aula grazie a qualche Grande elettore che decise di dargli il suo voto.

Allora divenne virale una clip costruita proprio sul conteggio di allora con una Laura Boldrini, allora Presidente della Camera, affiancata da Valeria Fedeli, leggere l’esito dello scrutinio:

Schede bianche 105, schede nulle 13, proclamo eletto presidente della Repubblica Rocco Siffredi, dice l’ex presidente della Camera, grazie al montaggio delle voci, mentre l’aula esplode in un applauso scrosciante.

Tra voti burla e schede bianche, oggi di nuovo fumata nera

Così anche il terzo giorno di votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica si è concluso con una fumata nera. Niente quorum. Le schede bianche sono state ben 412. A ottenere più voti Sergio Mattarella, con 125 preferenze, seguito da Guido Crosetto che ha totalizzato 114 voti.

Il terzo più votato, con 61 voti, è stato Paolo Maddalena, seguito da Pierferdinando Casini (co 52 voti), Giancarlo Giorgetti (con 20 voti) e Marta Cartabia (con 8 voti). Si proseguirà domani a partire dalle 11, sperando che la quarta votazione sia più dirimente… e meno imbarazzante! I cittadini italiani non meritano questo trattamento.

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Fonti: Camera dei deputati/Facebook/Twitter

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