Il tempo trascorso davanti allo schermo cambia letteralmente il cervello dei bambini piccoli (non sempre in negativo)

Che si tratti di TV, iPad o smartphone, gli scienziati hanno confermato in un nuovo studio che il tempo trascorso davanti allo schermo cambia il modo in cui il cervello di un bambino cresce e funziona, spesso in peggio.

Ormai è abbastanza noto che il tempo trascorso davanti allo schermo può cambiare il cervello dei bambini, ma nonostante gli effetti negativi ben documentati, i ricercatori non dicono ai genitori di smettere. Piuttosto, stanno riconoscendo che i genitori non riescono a vietarne l’utilizzo.

Anche gli studiosi hanno affermato che:

È impossibile impedire ai bambini di utilizzare dispositivi digitali integrati nella loro vita quotidiana.

Piuttosto, pongono una domanda più pratica nella nuova ricerca pubblicata sulla rivista Early Education: “perché non miglioriamo la tecnologia in modo che non danneggi i bambini?”

Lo studio

Per indagare su come il tempo trascorso davanti allo schermo influisce sul cervello dei bambini piccoli, gli studiosi hanno analizzato 33 studi di neuroimaging su oltre 30.000 bambini sotto i 12 anni.

Hanno scoperto che l’impatto del tempo trascorso davanti allo schermo comportava conseguenze specifiche, tra cui deficit di attenzione, minor controllo degli impulsi, del funzionamento esecutivo e cognitivo generale. Inoltre, il tempo trascorso davanti allo schermo può portare a livelli più bassi di connettività cerebrale e persino ostacolare la crescita del cervello.

Sebbene non vi fossero prove conclusive è stato riscontrato che gli utenti che usavano i tablet avevano capacità di risoluzione dei problemi peggiori.

Detto questo, i genitori non devono rimproverarsi per aver permesso ai propri figli di trascorrere del tempo davanti allo schermo. Sebbene il nostro cervello sia più “malleabile durante l’infanzia”, la plasticità è un processo che dura tutta la vita e il nostro cervello continua a cambiare e ad adattarsi per tutta la vita in risposta alle nostre esperienze.

Inoltre, nonostante tutti questi risultati negativi, sono stati condotti sei studi che hanno dimostrato come la tecnologia possa avere effetti positivi sullo sviluppo del bambino.

Ad esempio, uno studio ha dimostrato che i dispositivi digitali potrebbero aumentare le capacità di concentrazione e di apprendimento nel lobo frontale del cervello. Altri dati suggeriscono che i videogiochi potrebbero migliorare il funzionamento esecutivo e cognitivo dei bambini.

L’importante è stabilire dei limiti sull’uso della tecnologia, parlare apertamente dei contenuti che stanno consumando, condividere i dispositivi con i genitori e supervisionarli durante l’uso.

Ma i ricercatori pensano che, piuttosto che affidare tutta la responsabilità ai genitori per capire come concedere ai propri figli tempo davanti allo schermo in sicurezza, il team di ricerca raccomanda ai governi, politici e studiosi di investire in ulteriori ricerche su come le famiglie possono lavorare con la tecnologia per crescere bambini più sani e felici.

Fino ad allora, i ricercatori sottolineano che: aspettarsi che i bambini smettano di usare i dispositivi è una richiesta irragionevole, ma c’è qualche speranza per richiedere una tecnologia più sicura per i bambini.

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Fonte: Early Education and Development

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