Pedopornografia: come difendersi? La guida contro l’adescamento online che ogni genitore dovrebbe leggere

Il numero di episodi di pedopornografia e di adescamento online è andato ad aumentare nell'ultimo anno. A causa dei social e dei videogiochi, i bambini sono esposti a troppi rischi. Cosa possiamo fare per proteggerli? Ecco le regole d'oro che tutti i genitori dovrebbero seguire

È allarmante il bilancio dei casi di pedopornografia in Italia: nel 2022 le forze dell’ordine si sono occupate di complessivamente 4.542 casi, indagando 1.463 persone (il 3% in più rispetto al 2021), di cui 149 arrestate (l’8% in più) per reati connessi ad “abusi tecnomediati in danno di minori”, per i quali la fascia dei cosiddetti preadolescenti (tra i 10 ed i 13 anni) risulta anche quest’anno come la più coinvolta nelle reti dei pedofili.

Troppi i siti in cui vengono caricati contenuti pedopornografici: nell’ambito dell’attività di prevenzione svolta dalla Polizia Postale, attraverso una continua e costante attività di monitoraggio della rete, ne stati visionati 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati proprio perché presentavano video e foto di minori.

A preoccupare sono anche gli episodi di adescamento online: 424 gli episodi trattati dalla polizia. E anche nel 2022 la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali in rete, 229 rispetto al totale. Continua a far paura, poi, il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni (trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia) attraverso social e videogiochi.

Ma cosa possono fare i genitori per tutelare i loro figli? Per offrire un adeguato strumento alle mamme e ai papà la Polizia Postale e l’organizzazione no-profit Save the Children hanno pubblicato una guida molto utile dal titolo “Adescamento Online. Conoscere e prevenire”. La guida contiene tre sezioni, ciascuna dedicata a genitori di diverse fasce d’età: di bambini e bambine di 0-6 anni; di 6-10 anni; e pre -adolescenti di 11-13 anni. Scopriamo tutti i consigli da seguire per proteggere i più piccoli.

Leggi anche: TikTok e minori, il nuovo spot del Garante. Genitori vigilate sull’età (e sull’uso dei social)

I consigli per i genitori con bambini dai 0 ai 6 anni

Conoscere gli strumenti digitali:

  •  Informarsi sulle impostazioni di privacy di strumenti, app e servizi
  • Attivare sempre il parental control (o filtri o sistemi di monitoraggio)
  •  Scegliere app che consentano il gioco dialogico e collaborativo

Creare un ambiente di ascolto per i propri figli e figlie:

  •  Utilizzare le tecnologie come occasione per parlare di internet e dei giochi online che
    interessano ai vostri/e figli/e
  • Prestate attenzione a tutte le loro domande e cercate insieme le risposte ai quesiti
    sulle nuove tecnologie

Conoscere i rischi:

  • Contatti con adulti sconosciuti
  • Esposizione a contenuti violenti e/o sessuali inadeguati all’età
  • Perdita di controllo di eventuali informazioni, foto e video condivisi
  • Violazioni della privacy (diffusione incontrollata di informazioni riservate)

Costruire alleanze educative con altri adulti di riferimento:

  • Confrontati con altri genitori, amici e parenti: concordare insieme quale uso si possa
    fare delle immagini di bambini e bambine è un buon esercizio per capire se non si stia
    esagerando, esponendo a rischi e/o violazione di privacy i propri figli/e.

Prova a farti una di queste domande prima di condividere online foto e video che mostrano i tuoi figli:

  • L’immagine di mio figlio/figlia che sto per postare è privata e intima? Ha senso che sia resa pubblica?
  • Mio figlio/a vorrebbe che condividessi pubblicamente quello che mi ha detto di lui/lei oggi la maestra?
  • Tra 10 anni, sarà contento/a di trovare online questa immagine o video di sé?
  • Sto condividendo una foto/video di mio figlio/a in una chat di gruppo, sono sicuro/a che non verrà scaricato da qualcuno e usato in altre chat?

I consigli per genitori con bambini dai 6 ai 10 anni

Conoscere gli strumenti digitali:

  •  Informarsi sulle impostazioni di privacy di strumenti, app e servizi
  • Attivare il parental control e i filtri con password per monitorare contenuti consultati e ambienti digitali frequentati dai tuoi figli
  • Condividere le password o i PIN di accesso a smartphone e profili social dei tuo figli/e e considerarla una regola di ingaggio necessaria
  • Definisci insieme a bambini/e il tempo che possono trascorrere online
  • Scegliere insieme le app da scaricare, prestando attenzione ai limiti di età previsti

Conoscere i rischi:

  • Contatti con adulti sconosciuti
  • Esposizione a contenuti violenti e/o a contenuti sessuali inadeguati all’età;
  • Perdita di controllo di informazioni, foto e video condivisi in rete;
  • Violazioni della privacy (diffusione incontrollata di informazioni riservate).

Creare un ambiente di ascolto per i propri figli e figlie:

  • Utilizzare le tecnologie come occasione per parlare di internet e mostrarsi interessati a quello che piace ai vostri figli/e online
  • Prestare attenzione a tutte le loro domande e cercare insieme le risposte ai quesiti sulle nuove tecnologie
  • Ascoltare qualsiasi richiesta, anche indiretta di aiuto, e mostrarsi pronti a capire insieme quello che può aver creato fastidio online
  • Farsi raccontate le esperienze online e chiedere esplicitamente quali ambienti digitali frequentano

Costruire alleanze educative con altri adulti di riferimento:

• Confrontarsi con altri genitori, amici e/o parenti: le nuove generazioni sono fortemente attratte dalla tecnologia e attraverso un confronto con gli altri può essere più facile trovare le soluzioni più utili per garantire una crescita “tecnologica” sana e sicura

I consigli per i genitori con figli dai 0 ai 6 anni

Conoscere gli strumenti digitali:

  • Informarsi sulle impostazioni di privacy di strumenti, app e servizi
  • Condividere le impostazioni per un utilizzo più sicuro delle tecnologie (es. funzione «ricordami di fare una pausa» o sezione «benessere digitale» negli smartphone)
  • Le notifiche push attivate sono davvero tutte necessarie? Le password o i PIN di accesso a smartphone e profili social dei ragazzi sono condivise? Sceglila come “regola di ingaggio”!
  • Scegliere insieme le app da scaricare e i criteri per evitare di scaricare quelle a rischio

Conoscere i rischi:

  • Contatti con adulti sconosciuti
  • Esposizione a contenuti violenti e/o a contenuti sessuali inadeguati all’età
  • Perdita di controllo di informazioni, foto e video condivisi in rete
  • Violazioni della privacy (diffusione incontrollata di informazioni riservate)

Creare un ambiente di ascolto per i propri figli e figlie:

  • Utilizzare le tecnologie come occasione per parlare di internet e mostrarsi interessati a quello che piace ai vostri figli/e online. Prestare attenzione a tutte le loro domande e cercare insieme le risposte ai quesiti sulle nuove tecnologie
  • Ascoltare qualsiasi richiesta, anche indiretta, di aiuto e mostrarsi pronti a capire insieme quello che può aver creato fastidio online
  • Farsi raccontate le esperienze online e chiedere esplicitamente quali ambienti digitali frequentano. Cosa sanno della privacy sui social? Leggete insieme le opzioni attivabili per i profili social in modo da condividere col mondo solo quello che scegliete insieme
  • Cosa ne sanno dei rischi online? Sanno come possono segnalare e bloccare contatti
    nocivi? Sanno che possono chiederti aiuto? Sempre, anche se si sono messi nei guai…

Costruire alleanze educative con altri adulti di riferimento:

  • Confrontarsi con altri genitori, amici e/o parenti: un dialogo con gli altri può essere di aiuto per trovare le soluzioni più utili a garantire una crescita “tecnologica” sana e sicura.

Cosa fare se hai scoperto che tuo figlio o figlia stato adescato/a online da qualcuno?

Nel caso in cui un genitore abbia scoperto che il proprio figlio/a abbia chattato con uno sconosciuto (probabilmente un adulto) e ricevuto o inviato foto e video di nudo la Polizia Postale consiglia:

  • Se hai un buon livello di dialogo, parla a tuo figlio/a di quello che hai trovato
  • Fai domande senza giudicare
  • Se temi le sue reazioni recati velocemente in un ufficio della polizia postale o sul sito per ricevere aiuto
  • Non stupirti se nega i fatti o sminuisce: hai scoperto un fatto che considera privato, potrebbe essersi pentito/a, potrebbe vergognarsene o essere innamorato del contatto nocivo
  • Non cancellare foto, contatti, chat sullo smartphone/ tablet/pc di tuo figlio
  • Non colpevolizzare tuo/a figlio/a anche se ha sbagliato, è stato imprudente o impulsivo
  • Recati quanto prima in un ufficio della polizia postale o contatta www.commissariatodips.it

Se invece a parlarvi di essere stato vittima di un adescamento è stato proprio vostro/a figlio o figlia?

In questo caso:

  • Lascialo parlare e chiedigli di essere riservato con gli
    amici
  • Fai domande senza giudicare
  • Non colpevolizzare tuo/a figlio/a anche se ha sbagliato, è stato/a imprudente o impulsivo/a
  • Non cancellare foto, contatti, chat sullo smartphone/ tablet/pc di tuo figli
  • Non sostituirti nei contatti con la persona sconosciuta
  •  Recati quanto prima in un ufficio della Polizia Postale o contatta www.commissariatodips.it

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Fonte: Save the Children

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