Ospedali Dipinti: arriva il mare sui muri per i piccoli pazienti della sala d’attesa dell’ospedale di Brescia

Una fredda sala d’attesa si trasforma in un luminoso fondale marino, ora anche quello di Brescia è un "ospedale dipinto"

Delfini, pesci gialli e un’enorme tartaruga. Il ricordo di Isabel, qui, negli Spedali Civili di Brescia, non può affievolirsi, e così i colori e i dipinti meravigliosi danno vita a un nuovo reparto.

Lei era Isabel, Isabel Pedretti, e una leucemia l’ha portata via troppo presto, strappandola agli affetti dei suoi cari, che dopo 7 anni riescono nel loro generoso progetto: donare all’ospedale una nuova sala operatoria nel reparto di chirurgia pediatrica.

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È qui, infatti, che si vorrà ricordare la giovane ragazza ed è qui che si tenterà di portare un po’ di serenità ai tanti piccoli pazienti, con colori pastello e magici disegni.

Isabel nel 2010 all’età di 11 anni si ammalò di Leucemia LLA e iniziò così un difficile cammino di cure. Entrammo in Oncoematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia e dopo due anni le fu diagnosticata la guarigione. Purtroppo, nell’ aprile 2016, nel momento più bello della sua vita, a 16 anni, di nuovo segnali di ripresa della malattia e dopo la conferma di una recidiva tornammo di nuovo in reparto. Non scorderò mai quel dolore immenso che Isabel provò nel varcare quella porta, racconta la madre Katy.

Il dipinto

Così, dopo sette lunghi anni, è stata realizzata la quarta sala operatoria della Chirurgia Pediatrica ed è stato portato nella sala d’attesa del blocco quel Mare che Isabel tanto adorava e nel quale i bambini e ragazzi potranno, almeno per qualche minuto, non pensare alla malattia.

La sala d’attesa della nuova sala operatoria è stata infatti decorata con un’opera murale realizzata dall’artista Silvio Irilli, fondatore di OSPEDALI DIPINTI: un mare pieno di pesci, tartarughe e delfini, tra i quali è raffigurata anche la giovane Isabel, immaginata dall’artista come una sirena.

Incontrare Katy, sentirle raccontare la storia della figlia, conoscere il suo desiderio che io potessi interpretare con il tema del mare la passione della ragazza mi ha emozionato – dichiara Silvio Irilli. Così l’ho immaginata come una sirena, che nuota nei fondali marini insieme ai delfini, verso i raggi di luce che filtrano nell’acqua: un’immagine che racchiude la speranza che altri bambini o adolescenti vincano la loro battaglia contro malattie importanti.

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Fonte: Ospedali Dipinti

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