Bambino morto dopo aver messo in bocca il cavo del caricabatteria mentre era attaccato alla corrente

Questa terribile storia arriva dall’India dove un bambino è morto dopo aver messo in bocca il cavo di un carica batterie del telefono collegato alla presa. Una tragedia su cui si dovrebbe far meglio chiarezza, per capire come sia potuta accadere, ma che comunque ci ricorda che bisogna sempre fare estrema attenzione quando i nostri piccoli si avvicinano alla corrente elettrica.

Questa terribile storia arriva dall’India dove un bambino è morto dopo aver messo in bocca il cavo di un carica batterie del telefono collegato alla presa.

Una tragedia su cui si dovrebbe far meglio chiarezza, per capire come sia potuta accadere, ma che comunque ci ricorda che bisogna sempre fare estrema attenzione quando i nostri piccoli si avvicinano alla corrente elettrica.

Il bambino si trovava con la mamma a Jahangirabad, in India, dove si era recato per trascorrere del tempo con i nonni e proprio a casa loro si è verificato l’incidente.

Il piccolo stava giocando da solo e improvvisamente, attirato dalla presa elettrica (sappiamo che i bambini lo sono), ha deciso di mettersi in bocca la parte finale del cavo di un caricabatteria che era rimasto lì attaccato.

Questo semplice gesto è stato per lui fatale. Infatti il piccolo è stato fulminato e, nonostante la corsa in ospedale dopo che i parenti si sono resi conto dell’accaduto, per lui non c’è stato niente da fare ed è stato dichiarato morto all’arrivo.

Secondo il Times of India, la madre del bambino aveva rimosso il telefono da un caricabatterie vicino, ma si era dimenticata di spegnere l’interruttore (forse si trattava di una multipresa o ciabatta elettrica?).

Un altro noto quotidiano locale, The Hindustan Times, afferma che il bambino è stato ricoverato in ospedale dopo aver subito una scarica elettrica dovuta ad un caricabatterie collegato ma non precisa altro.

Non è stato confermato neppure quanti anni avesse il bambino e se fosse maschio o femmina. I due giornali locali citano età e generi diversi. Nel primo caso, l’incidente dell’orrore avrebbe coinvolto una bambina di due anni mentre nell’altro un bambino di tre anni.

Il discorso comunque non cambia e ci sarebbero diverse cose da capire per chiarire davvero cosa è successo. Il caricabatterie dovrebbe avere un voltaggio basso e non tale da far accadere una tragedia del genere.

Forse l’impianto elettrico non era dei migliori? Ci viene da dire probabile…

Ricordiamoci in ogni caso di non rischiare mai quando ci sono di mezzo i più piccoli. Bisogna evitare di lasciare caricabatterie o altro attaccati alle prese di corrente e spegnere sempre le ciabatte (anche per un discorso di risparmio energetico).

Ci sono poi degli appositi copri-prese che si possono acquistare e montare in casa quando vi sono bambini che tendono ad essere attirati e a metterci le dita dentro.

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Francesca Biagioli

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