Libri in dono alla Biblioteca Apollinaire di Roma: salviamoli dal macero!

Per tutto il mese di luglio, alla Biblioteca Guillaume Apollinaire dell’Università degli Studi di Roma Tre si regalano libri destinati al macero perché scartati o doppi. Che aspettate? Se siete appassionati di lettura soprattutto in lingua francese, questa è l’occasione che fa per voi.

Per tutto il mese di luglio, alla Biblioteca Guillaume Apollinaire dell’Università degli Studi di Roma Tre si regalano libri destinati al macero perché scartati o doppi. Che aspettate? Se siete appassionati di lettura soprattutto in lingua francese, questa è l’occasione che fa per voi.

Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14, la Biblioteca Guillaume Apollinaire che si trova in Piazza di Campitelli 3 Roma (telefono 06.57334401/02) espone dei libri scartati o doppi in gran parte in lingua francese, destinazione macero, che possono essere liberamente presi in dono. In gran parte, si tratta di testi universitari di francesistica.

La cultura non si getta via, i libri sono un bene prezioso senza considerare che la loro realizzazione ha purtroppo comportato il taglio di decine di alberi. Per cui partecipare a questo tipo di iniziative significa anche dare schiaffo allo spreco e una mano all’ambiente. Ognuno potrà prendere dei libri, non più di 5 a persona come spiega su Facebook proprio l’istituto bibliotecario:

Dalla Biblioteca ci tengono poi a precisare:

“Non sono i libri della biblioteca ad andare al macero, ma i libri che la biblioteca ha scartato. L’esposizione riguarda quindi solo i libri scartati o doppi. Tutta la biblioteca invece sarà trasferita prossimamente e riaprirà in altra sede”.

Anche all’Università degli Studi di Genova è in corso la medesima iniziativa. Negli atri di via Balbi 2, via Balbi 4 e via Balbi 6 sono disponibili centinaia di copie gratis di alcune decine di libri di Filologia e Letteratura Classica altrimenti destinati al macero per mancanza di spazio. Quante più copie verranno ritirate – gratuitamente – da studenti e interessati, tante più saranno salvate dalla distruzione e dallo spreco.

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Dominella Trunfio

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