Le Cholitas si preparano a scalare l’Everest, la vetta più alta del mondo, per la libertà delle donne

Le Cholitas hanno iniziato a conquistare le montagne nel 2015. Oggi mirano a raggiungere l'Everest, la vetta più alta del mondo

Nessuno le ferma, le Cholitas che incantano il mondo, perché per loro scalare vette resta l’unico rimedio che hanno per rimarcare la libertà. E lo fanno una spedizione dopo l’altra, nei loro meravigliosi abiti tipici, nella neve o sotto al sole, senza fermarsi mai.

Loro sono Dora, Lidia, Cecilia, Elena e Liita, le cinque donne indigene boliviane che, come inno di liberazione e di emancipazione femminile, ora si allenano per scalare l’Everest. Fin dalla sua creazione, il gruppo delle Cholitas Escaladoras (chola è un dispregiativo che indica le donne ‘meticce’ aymara e la loro è una storia di discriminazione) ha avuto un unico scopo: dire addio alle imposizioni della società, quelle dei precisi ruoli di genere, e hanno cominciato ad esercitarsi per raggiungere una ad una la cima delle montagne, cominciando da Huayna Potosí (più di 6mila metri di altezza), e successivamente conquistando altri spazi, come il vulcano Acotango, Parinacota, Ilimani e il Nevado Sajama, il più alto della Bolivia.

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Nel 2015 hanno scalato la montagna innevata Huayna Potosí, alta 6.088 metri, situata a 25 chilometri da La Paz. Poi hanno raggiunto la vetta dell’Aconcagua e il loro piano per il 2024 è la cima più alta del mondo.

Il gruppo è nato nel dicembre 2015, quando una di loro si è accorta che gli uomini della sua comunità dedita al turismo fungevano da guide per i turisti che arrivavano nelle terre boliviane con la voglia di esplorare le montagne, mentre loro restavano indietro, a prendersi cura dei bagagli dei visitatori o a svolgere lavori in cucina.

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Le Cholitas hanno tra i 25 e i 55 anni  e la loro immagine ha qualcosa di affascinante: si arrampicano in cima alla vetta indossando gli abiti tradizionali, capelli raccolti in una treccia. Per loro scalare diventa una sfida contro le convezioni legate alla comunità tribale.

“La loro avventura mostrerà al mondo un modo stimolante per essere una donna, per vivere la tradizione e per relazionarsi con Madre Natura”, si legge nella sinossi del documentario d’esordio di Jaime Murciego co-diretto da Pablo Iraburu, dal titolo ‘Cholitas’.

Dora Magueño, Lidia Huayllas, Cecilia Llusco, Elena Quispe e Liita Gonzales per una vita sono state costrette a vivere all’ombra dei loro. Ora non ce n’è più per nessuno: presto saranno sul tetto del mondo.

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