“Come d’aria” ottiene il Premio Strega 2023, chi è l’autrice scomparsa troppo presto per vedere la sua vittoria

La disabilità della sua bambina, quella estrema razionalità nel dire “avrei anche abortito”, la sua malattia, gli ultimi giorni. La morte che arriva due giorni dopo essere entrata col suo libro nella dozzina 2023 del Premio Strega. Il buio. La vittoria postuma. Nei 77 anni di storia del Premio è la terza volta: era già accaduto con "Il gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1959 e con "Passaggio in ombra" di Maria Teresa Di Lascia nel 1995

D’Aria è Daria, sua figlia, quella figlia che nel 2005 è nata con una rara forma di malformazione cerebrale. E lei è – era – Ada d’Adamo, scomparsa il primo aprile, subito dopo aver saputo di essere entrata nella dozzina del Premio Strega con il suo memoir, “Come d’aria”, di Elliot edizioni.

I loro corpi, quello di Ada e di Daria, ora sono un tutt’uno, in quel libro delicato e luminoso che racconta, senza alcuna ovvietà, la difficile esperienza di essere mamma di una bambina affetta da una grave malattia congenita.

Bisognerebbe potersi immergere ogni giorno in una pozza d’acqua, nella quale, stretti in un abbraccio, sciogliere per un po’ il peso della vita. Poi risalire la scaletta, asciugarsi, rimettersi sulle spalle il proprio carico, scrive d’Adamo tra quelle pagine commoventi e piene, in uno dei libri più belli di questo 2023.

E così, Come d’aria di Ada D’Adamo che – dopo aver vinto poche settimane fa il Premio Internazionale Flaiano Speciale di Narrativa 2023, lo Strega Off e lo Strega Giovani – vince ora il Premio Strega 2023 ed è già candidato anche al Premio The Bridge e al John Fante Opera Prima.

Non solo la “cronaca” di una quotidianità difficile e tormentata, ma anche e soprattutto un inno a vivere. Perché, appunto, quella vita è fatta d’aria.

Ada d’Adamo non era una scrittrice “di professione”, non scriveva libri nella vita, ma si definiva un’artista: diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo, al centro del suo tutto c’era il corpo in tutte le sue declinazioni, facendosi autrice di molti diversi saggi sulla danza e il teatro.

A portarla alla prima opera è stata la sua esperienza di madre di una bambina venuta al mondo con una rara forma di malformazione cerebrale. È con quella nascita che il corpo che aveva sempre celebrato si fa duro e pesante, impossibile da gestirsi. Deprimente.

Un percorso, quello di Ada d’Adamo, tutto dentro a queste pagine autobiografiche, fatte di rabbia e segreti e gioie inaspettate. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.

E ora “Come d’aria” di Ada d’Adamo arriverà anche in Francia per l’editore Grasset.

Gli altri libri della cinquina allo Strega 2023

  • secondo posto si attesta Rosella Postorino con “Mi limitavo ad amare te” (Feltrinelli)
  • al terzo Andrea Canobbio con “La traversata notturna” (La nave di Teseo)
  • al quarto Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata” (Einaudi)
  • al quinto Romana Petri con “Rubare la notte” (Mondadori)

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Fonte: Premio Strega 2023

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