Baby boom di orsi bruni sui Pirenei, nascono sei nuove cucciolate con 12 piccoli

Confermato: gli orsi bruni stanno conquistando i Pirenei. La popolazione è passata da dover essere reintrodotta nel 1996 a oltre 50 esemplari, e questa settimana si aggiungono al censimento le sei nuove cucciolate con 12 cuccioli nati in Catalogna e nell’area francese dell’Ariege.

Un’altra buona notizia che arriva dall’Associazione spagnola degli agenti forestali e ambientali (AEAFMA), che collabora con la Fondazione Orso Bruno, è che quest’anno gli attacchi di orsi a pecore, capre e alveari sono stati ridotti della metà in Aragona. Uno dei motivi potrebbe essere nell’abbondanza di faggiole, ghiande e castagne in Francia, poiché, come ricordano i naturalisti, più del 90% della loro dieta è vegetale.

Sorita e Claverina, le femmine reintrodotte dalla Francia attraverso il confine aragonese, non hanno avuto cuccioli in questa stagione. Il rilascio è stato effettuato proprio per favorire la crescita della popolazione nella parte occidentale della catena montuosa, dove erano presenti solo maschi. Sorita ha dato alla luce due piccoli, ma sono stati vittime della predazione da parte di un maschio. In questa sottopopolazione, più piccola di quella dei Pirenei centrali, quest’anno ha visto il più grande movimento di esemplari da decenni, da quando le femmine hanno ricevuto la visita di Neré, Rodri e Canelito (l’unico che conserva il 50% dei geni del specie autoctone).

A Neré viene attribuita la paternità di due cuccioli nati nella Valle d’Aran. Proprio il viaggio che ha compiuto lo scorso anno nei Pirenei centrali, sconcertando gli esperti, ha dimostrato il crescente legame tra le due sottopopolazioni.

E’ stato un viaggio proficuo, evidentemente…

Fonte: AEAFMA

 

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