Isole Fær Øer: la mattanza non finisce mai, massacrate altre 150 balene pilota ?? 

Immagini sconcertanti che come ogni anno vengono dalle isole Fær Øer dove ricominciata la mattanza delle balene pilota. Nel primo giorno di caccia ne sono state uccise 150 e un numero imprecisato di delfini. Una mattanza che non risparmia nessuno e che inspiegabilmente viene vista come un momento di festa tradizionale.

Immagini sconcertanti che come ogni anno vengono dalle isole Fær Øer dove ricominciata la mattanza delle balene pilota. Nel primo giorno di caccia ne sono state uccise 150 e un numero imprecisato di delfini. Una mattanza che non risparmia nessuno e che inspiegabilmente viene vista come un momento di festa tradizionale.

**Attenzione questo articolo contiene immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità**

La fine del mese di maggio segna l’inizio del ‘Grindadráp‘, ovvero la caccia alle balene nell’arcipelago danese che si trova nell’Oceano Atlantico. A pagarne le conseguenze sono appunto i globicefali, chiamati anche delfini pilota o balena pilota.

Una mattanza che si consuma con lame e uncini in un bagno di sangue: le balene pilota vengono prima spaventate e costrette a piaggiarsi per poi essere infilzati dallo sfiatatoi e recisi nel midollo spinale. Una dinamica da film dell’orrore tra i lamenti degli animali e l’entusiasmo di centinaia di persone che assistono a questo spettacolo.

Da anni, Sea Shepherd si batte contro questa pratica assurda portando avanti delle operazione sotto copertura alle Isole Fær Øer, ma purtroppo questa è la sesta mattanza dell’anno. Le balene pilota erano state avvistate a sud della capitale Tórshavn, nell’isola di Streymoy. Dopo l’inseguimento, i mammiferi si sono trascinati fino alla baia di Sandágerði, dove hanno trovato una morte atroce.

I faroesi non si sono fermati neanche davanti ai piccoli e alle femmine gravide e l’intera baia si è tinta di un sangue innocente.

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Dominella Trunfio

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